CAMPAGNATICO – «Se ne parla poco, anzi pochissimo. Ma il rischio che a Campagnatico sia realizzato il Deposito nazionale di scorie nucleari è tutt’altro che “leggerissimo”, per parafrasare una nota canzone», a scriverlo un gruppo di cittadini che lancia la proposta di Comitato per il no alle scorie nucleari in Maremma.
«Sì – proseguono – perché delle 67 aree candidate da Sogin (società dello Stato italiano responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani) per ospitare il deposito, quella di Campagnatico è già in “pole position” tra le 23 che sono state classificate dai proponenti come “Buone” e “Molto Buone”.
E non si pensi che nella enorme discarica nucleare che potrebbe sorgere di fianco all’Ombrone tra Marrucheti e Arcille saranno stoccati soltanto rifiuti a bassa intensità come teste di parafulmini, materiali da radioterapia, radiografie industriali, rilevatori di fumo la cui lucina rossa lampeggia sui soffitti, e così via.
Benché il 95% del combustibile irraggiato delle quattro centrali nucleari nazionali dismesse non si trova più in Italia, essendo stato inviato in Francia e in Gran Bretagna dove è stato riprocessato, quello che rimane in Italia ammonta oggi a decine di tonnellate, proveniente non solo dai siti adiacenti alle quattro ex centrali italiane, ma anche da quelli recentemente scoperti in varie zone del Paese, all’interno soprattutto di fabbriche dismesse, pericolose e di difficile bonifica. L’ultima mappatura disponibile indica 18 di questi siti, tutti in Lombardia e in particolare in provincia di Brescia, salvo due in Veneto e una in Toscana.
Da anni sovvenzioniamo l’insulso progetto Sogin con denaro trattenuto dai pagamenti delle nostre utenze elettriche perché nessuno ha avuto l’autorevolezza o il coraggio politico di sostenere che per motivi sismici e idrogeologici non esistono in Italia luoghi idonei a ospitare una discarica di scorie nucleari e che del problema dovrebbe farsene carico l’Unione europea. Magari a nostre spese, come è giusto, utilizzando i quasi 7 miliardi accantonati per il progetto Sogin.
Ma in ogni caso facciamo almeno in modo di evitare che questa bomba ecologica non sia depositata proprio in Maremma. Costituiamo un Comitato di cittadini e amministratori in grado di sensibilizzare l’opinione pubblica e di far sentire la propria voce contraria a tale sconsiderato progetto.
Vi preghiamo di aderire alla pagina Facebook che raccoglie i consensi di chi sia favorevole alla costituzione di un Comitato per il no alle scorie nucleari in Maremma”, concludono.