FOLLONICA – “E’ dalla primavera del 2019 che il sindaco Andrea Benini “dialoga” con il CoeSO per creare, all’interno del centro commerciale del Quartiere degli Ulivi (ex 167 ovest), il “Polo per il sociale” e trasferirci alcuni servizi attualmente erogati nel distretto socio-sanitario di viale Europa e al casello idraulico di via Roma, ma ancora nulla”, afferma il consigliere Massimo Di Giacinto.
Sembrava cosa fatta, tanto che, a fine gennaio del 2020, in piena campagna elettorale per il ballottaggio poi rinviato, il sindaco sospeso accompagnato dall’assessore Alessandro Ricciuti, anch’esso sospeso, presentavano ai cittadini e ai commercianti il progetto del nuovo Polo che avrebbe contribuito, tra l’altro, al rilancio del centro commerciale di via Nenni che, effettivamente, ne ha veramente un gran bisogno.
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Quella del Polo è una scelta condivisa e sostenuta pubblicamente anche dal direttore del CoeSo Fabrizio Boldrini che puntigliosamente ha dettagliato, in un comunicato stampa ufficiale, i servizi che sarebbero stati forniti: quello sociale professionale, con annessi uffici di orientamento e segretariato, il Pas (punto di accesso al sociale), il Punto insieme, che è lo sportello di accesso per la non autosufficienza, lo sportello info immigrati, e le realtà del Terzo settore che hanno bisogno di spazi per svolgere le loro attività.
Ma dev’essere un “dialogo” estremamente lungo e impegnativo perché, dopo un paio di anni, non è ancora terminato, e siamo sempre a “cara mamma”. E non mi si dica, per piacere, che è colpa del Covid o del commissariamento del Comune, perché con queste scuse si cerca di giustificare tutto e il contrario di tutto, pure l’ingiustificabile.
Con l’emergenza sanitaria da Covid le imprese edili, gli elettricisti e gli idraulici hanno sempre lavorato, così come i tecnici del comune di Follonica e quelli del CoeSO. Anche il commissariamento non c’entra proprio un bel nulla perché è il CoeSO che si deve occupare delle procedure, quelle procedure che il presidente Boldrini diceva già avviate a inizio dicembre 2019.
Come al solito: propaganda tanta ma fatti pochi, a quest’oggi nessuno. E poi che pensare della concessione al CoeSO, in comodato gratuito per due anni, dei locali dell’Officina Cilindri nell’ex Ilva deliberato dalla Giunta comunale perché ci porti gli uffici del servizio sociale professionale? Ma gli uffici del servizio sociale professionale non devono andare al nuovo Polo promesso all’interno del centro commerciale?
Questa è l’ulteriore conferma che siamo ancora in alto mare e si naviga a vista o, perlomeno, non si capisce bene la rotta. Per chiarirmi le idee, ho presentato una interpellanza al sindaco per sapere se il progetto, come auspico, sta andando avanti e quando è prevista la sua effettiva realizzazione.
Spero di avere una risposta precisa con la conferma della volontà, da parte del comune e del CoeSO, di concretizzare al più presto quanto sembrava già fatto all’inizio del 2020″, conclude.