Lo sviluppo tecnologico ha reso ormai obsolete alcuni strumenti, come ad esempio il classico ventilatore o la stufetta, il condizionatore infatti è uno strumento che permette di generare aria fredda durante i mesi estivi ed aria calda durante i mesi invernali. Con il passare degli anni sempre più persone optano per tale soluzione e i motivi sono diversi, in primis i consumi, i condizionatori nuovi infatti tendono a consumare poco, e lo spazio, è risaputo infatti che il condizionatore permette di salvaguardare lo spazio a disposizione e l’efficienza.
Come scegliere il condizionatore?
Scegliere il condizionatore non è semplice, specialmente se si effettua la scelta già nei mesi estivi: il caldo e la voglia di rinfrescarsi in fretta sono cattivi consiglieri e non permettono di orientarsi in modo efficiente tra i diversi modelli proposti. Il primo elemento da valutare riguarda i metri quadri dell’ambiente da rinfrescare: quanto più grande è la dimensione della casa o dell’ufficio, maggiore deve essere la potenza del climatizzatore, e viceversa. Un secondo fattore da tenere in considerazione è l’unità esterna. A volte, non è possibile provvedere all’installazione di climatizzatori con unità esterna, ad esempio se il condominio lo impedisce o si abita in un palazzo storico, o semplicemente non si ha uno spazio adeguato a collocare l’unità esterna. In questi casi, è possibile optare per un climatizzatore portatile oppure per climatizzatore fisso privo di unità esterna. In ogni caso, prima di procedere all’acquisto, è sempre consigliabile richiedere un preventivo online per il condizionatore in modo da poter comparare i prezzi e scegliere quello maggiormente conveniente per le proprie esigenze.
Quanto consuma un condizionatore?
Il consumo di un condizionatore dipende da diversi fattori. In primo luogo, dalla tipologia: quello fisso ha consumi diversi rispetto a quello portatile. Poi bisogna considerare la potenza, la classe energetica, la presenza o assenza di inverter, ecc. Oltre alle caratteristiche strutturali del dispositivo, maggiori consumi sono anche relativi alla differenza tra la temperatura impostata e quella presente all’interno dell’edificio, ed anche all’isolamento dell’area dove viene istallato. È palese infatti che per riscaldare una stanza particolarmente fredda è necessaria maggiore energia elettrica, e viceversa, per rinfrescare un’area calda occorre maggiore energia rispetto ad una stanza meno calda. È molto semplice capire anche quanto consuma il condizionatore ogni sessanta minuti, per scoprirlo infatti non occorre far altro che leggere la scheda tecnica del condizionatore (o di quello che si vuole acquistare) e trovare proprio la voce sul “consumo energetico minimo e massimo in modalità di raffreddamento”. Quasi sicuramente è riportata una voce con un particolare range di potenza (ad esempio da 400 a 1300 W). Per poter comprendere il consumo energetico nell’ora di utilizzo occorre semplicemente convertire il dato in kWh, in parole povere, occorre dividere le cifre citate per 1000, nell’ipotesi citata, i consumi orari variano da un minimo di 0,4 fino ad un massimo di 1,2 kWh. Per andare sul sicuro è consigliabile informarsi già nella fase del preventivo del condizionatore.