ORBETELLO – “Non accorgersi in tempo dei cambiamenti repentini che sta vivendo la società significa restare indietro e non essere competitivi. Il comune di Orbetello può e deve impegnarsi di più per attrarre non solo i turisti, ma anche nuovi residenti, diventando un richiamo nei confronti di giovani nuclei familiari”, così il candidato sindaco al Comune di Orbetello Mario Chiavetta e Vincenzo Caponi.
“La pandemia ci ha costretto in poco tempo ad un uso diffuso e massivo delle tecnologie digitali – proseguono -. Molti hanno vissuto lo smart working come la soluzione temporanea al problema del distanziamento sociale imposto dalla pandemia. A mio avviso è qualcosa di più. Lavorare a distanza, fatta eccezione per quelle tipologie di attività per cui è indispensabile recarsi quotidianamente in azienda, rimarrà anche dopo la crisi pandemica, poiché imprese e famiglie hanno investito in tecnologia e in questi mesi ne hanno fatto un uso quotidiano, acquisendo nuove competenze.
Lavoratori e datori di lavoro non solo si sono riorganizzati per operare da remoto, ma hanno anche potuto sperimentare i benefici di questa riorganizzazione in termini di risparmio economico e qualità della vita. Facciamo un esempio: tenere una riunione a distanza oppure partecipare ad un corso di aggiornamento on line, senza dover percorrere chilometri, significa risparmiare tempo e denaro e quindi essere più efficienti.
Siamo convinti, per questo, che non tornerà tutto come prima. Anzi sarà sicuramente meglio. Abbiamo innescato una rivoluzione culturale. Ci chiediamo solo se Orbetello, Albinia, Fonteblanda e Talamone, possono trarre dei benefici da questo cambiamento.
Sicuramente sì. Peccato che in questi mesi non sia stato fatto nulla dal comune. Ci chiediamo in che mondo viva il sindaco Andrea Casamenti. Il nostro territorio potrebbe accogliere cittadini in smart working disponibili a spostarsi dal proprio comune di residenza. Perché il Comune di Orbetello non ha deciso di incentivarlo seguendo gli esempi positivi di altre realtà come ad esempio Santa Fiora?”, concludono.