FOLLONICA – Il Consiglio comunale di Follonica ha approvato tre mozioni all’unanimità che impegnano il sindaco e la giunta su tre tematiche principali: la distribuzione e l’uso delle risorse del Recovery fund (qualora il Comune ne benefici), realizzare un’apertura del varco nel muro Magonale per collegare l’area dell’ex Ilva direttamente al parco centrale attraverso un itinerario ciclopedonale, e il “Next generation”.
La mozione “Distribuzione e utilizzo risorse Recovery Fund” è stata presentata dalla consigliera Monica Paggetti. Di seguito il testo dell’atto.
Premesso che:
– la pandemia da COVID-19 ha determinato l’acuirsi dei tanti problemi di carattere sociale ed occupazionale;
– Tali problemi hanno rilevato la loro urgenza e importanza occupando con forza il campo delle politiche per lo sviluppo globale e sostenibile;
– Il rapporto del Segretario Generale dell’ONU, dedicato all’impatto del COVID-19 sulle donne, individua cinque ambiti in cui la pandemia avrà ricadute specifiche sulle donne, ovvero l’ambito economico e occupazionale, la salute, il lavoro di cura non retribuito, la violenza di genere e i contesti di fragilità, conflitto o altre emergenze;
– In questi mesi, da più parti, la voce delle donne si è via via fatta più forte e autorevole, contribuendo al dibattito pubblico e distinguendosi per la qualità delle proposte, per l’approccio divergente e insieme trasversale sui problemi sollevati;
– I problemi delle donne non riguardano solo loro, ma lo sviluppo sano ed equo di tutte e tutti- I vantaggi dell’azione strutturale su educazione e cura della prima infanzia, sulla scuola, su incentivazione del lavoro femminile, sul superamento della discriminazione di genere relativa a funzioni, salario e riconoscimenti, sulla presenza delle donne nelle decisioni della policy pubblica, così come dimostrato da studi di indagine, sarebbero tali da ripagare gli investimenti conducendo a guadagni sociali, economici, culturali, demografici.
Considerato che:
– La recessione innescata dalle misure di contenimento per l’emergenza pandemica ha avuto, sta avendo e – se non governata – con tutta probabilità avrà un impatto estremamente negativo in particolare sull’occupazione e sull’occupabilità femminile;
– La Commissione europea, attraverso il dispositivo per la ripresa socio- economica del NEXT GENERATION EU (Recovery Fund) del valore di 750 miliardi di euro, sosterrà le misure urgenti indispensabili per proteggere i mezzi di sussistenza degli Stati membri e sostenerli nell’affrontare l’impatto economico e sociale della pandemia;
– I fondi destinati all’Italia e alle singole amministrazioni per la programmazione degli interventi del Recovery Fund non potranno prescindere da progettualità e azioni destinate alle donne e alle politiche di genere, per prevenire e contrastare discriminazioni sociali, culturali, lavorative, gender gap salariale, disuguaglianza e violenza.
Preso atto che:
Su almeno quattro dei problemi “chiave” che di seguito riportiamo si è osservata una nuova e precisa attenzione da parte del governo
– investimenti e allargamento dell’offerta sulla cura della prima infanzia – rilancio dell’occupazione femminile;
– divario retributivo di genere (gender gap);
– contrasto di ogni forma di violenza e discriminazione.
IMPEGNA IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE
– A valutare, monitorare ed intervenire, qualora l’amministrazione fosse beneficiaria di risorse provenienti dal Recovery Fund, affinché queste siano distribuite paritariamente sulle azioni che si rivolgono alla vita quotidiana di uomini e donne con particolare attenzione all’uguaglianza di genere. E comunque ad intervenire attraverso gli organi competenti perché tale risorse possano essere conferite equamente;
– A garantire la parità qualificata di rappresentanza di genere nei livelli decisionali degli organismi pubblici;
– Ad utilizzare tali risorse anche per favorire la formazione e l’occupabilità femminile, contrastare il divario retributivo di genere, potenziare la rete dei servizi alla persona, promuovere forme innovative di lavoro agile;
– Ad avviare azioni che vadano verso il bilancio di genere come strumento di pianificazione e misurazione dell’impatto di genere nelle politiche di programmazione di tutti i livelli e come strumento di monitoraggio dell’efficacia delle singole azioni previste nel patto per il benessere sul luogo di lavoro;
– Ad incentivare azioni di contrasto alla povertà attraverso progetti di reinserimento lavorativo per le donne in estremo disagio socio economico;
– A pensare e realizzare momenti di formazione per promuovere l’effettiva uguaglianza di genere.
La mozione “Riapertura varco nel muro Magonale, itinerario ciclopedonale”, anch’essa approvata all’unanimità dal Consiglio comunale, è stata presentata dal consigliere Daniele Pizzichi (Lega Salvini Premier). Di seguito il testo dell’atto.
Considerato che durante la scorsa legislatura il consiglio comunale approvava ad unanimità la mozione per “realizzare un varco nel muro Magonale in modo da collegare direttamente l’ex Ilva al parco centrale all’altezza del ponte pedonale realizzato e definire l’itinerario ciclabile all’interno delle ex fonderie dal cancello monumentale al varco citato, attraverso le piazze della fonderia 1 e del teatro”.
Tenuto conto che nella precedente mozione veniva sottolineato che il collegamento dell’area ex Ilva al parco centrale attraverso un percorso interno alle ex fonderie è importante per vari motivi:
· Rendere “normale” ai cittadini e ai turisti attraversare l’area ex Ilva;
· Creare una continuità tra le due aree;
· Abituare ad un percorso ciclopedonale dal centro cittadino agli impianti sportivi;
· Creare un’alternativa ciclabile in totale sicurezza rispetto alla difficile e pericolosa percorrenza di via Roma (dall’incrocio con via Bicocchi a Fontetonda).
Considerato infine che ad oggi l’opera non risulta ancora realizzata il consiglio comunale impegna nuovamente il Sindaco e la Giunta a realizzare un’apertura del varco nel muro Magonale per collegare l’area dell’ex Ilva direttamente al parco centrale attraverso un itinerario ciclopedonale.
Infine, il Consiglio comunale ha votato all’unanimità la mozione “Next generation Ue” presentata dai consiglieri Giacomo Manni (Partito Democratico), Mara Pistolesi (Lista Andrea Benini Sindaco) e Enrico Calossi (Follonica a Sinistra). Di seguito il testo dell’atto.
PREMESSO CHE
– La pandemia da COVID-19 ha generato un impatto enorme sulle questioni sociali ed economiche, costringendoci all’assunzione di un nuovo paradigma.
– Il programma Next Generation Europe rappresenta una strategia senza precedenti che si fonda su tre priorità: la transizione ambientale, l’aumento della resilienza e sostenibilità sociale delle economie nazionali, la digitalizzazione e l’innovazione. L’obiettivo è duplice, da una parte supportare gli stati membri sulle necessità immediate legate alle conseguenze sanitarie ed economiche derivanti dalla pandemia e dall’altra promuovere una ripresa basata su un nuovo modello economico sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale, che proietti i sistemi dell’economia europea verso la sfida dell’innovazione digitale
– L’Unione Europea, dopo un dibattito al suo interno non semplice ma determinante per il suo ruolo di coesione sociale, ha deciso di mettere in campo misure, che difficilmente hanno precedenti, per sostenere le difficoltà che si sono generate e per rilanciare con lungimiranza attraverso investimenti questa situazione che stiamo vivendo sia sotto il profilo economico, culturale e sociale.
– Il Next Generation EU plan di 750 miliardi, è stato messo in campo dall’Unione Europea al fine di garantire agli stati maggiormente colpiti dalla crisi dei nuovi tipi di strumenti finanziari a sostegno di una ripresa.
Tali fondi dovranno essere in parte rimborsati, per 360 miliardi, ed in parte a fondo perduto, per 390 miliardi.
– Dei 750 miliardi citati precedentemente all’Italia verranno destinati 82 miliardi di euro a fondo perduto e circa 127 miliardi in prestito: per ottenere tali fondi è necessario, da parte degli stati membri, realizzare un piano di investimenti orientato dal 2021 al 2023 con progetti concreti, aggiornati ed attuali.
– Questi fondi dovranno essere impiegati per il 37%, come da richiesta dell’Unione Europea, per il raggiungimento del Green Deal che significa, tra l’altro, il compimento di una transizione green ponendo in atto progetti di riqualificazione ambientale e risparmio energetico senza dimenticare la mobilità sostenibile e la tanto attesa transizione digitale.
PREMESSO INOLTRE CHE
– Lo stato centrale ha chiesto un forte coinvolgimento della società civile e degli enti subnazionali nella gestione dei progetti e dei fondi.
– Le Regioni hanno manifestato l’intenzione di chiedere e di partecipare alla gestione dei fondi europei essenziali e strategici per il rilancio della nostra economia.
CONSIDERATO CHE
– Il Comune di Follonica riveste sia nella propria provincia che nella costa Toscana un ruolo importante e che negli anni ha saputo investire sul Capitale Territoriale (inteso come il complesso degli elementi materiali e immateriali a disposizione dei territori chiamando in causa tutti gli elementi che formano la ricchezza del territorio (attività, paesaggi, patrimoni, know-how, ecc.) per ricercare e individuare specificità che possono essere valorizzate).
– In passato il Comune di Follonica, grazie alla lungimiranza dei suoi amministratori è riuscito ad ottenere importanti investimenti per la rigenerazione dell’area dell’ex Ilva, del Parco Centrale, del nuovo polo scolastico, in un’ottica di rinascita urbana e di sviluppo umano e urbano.
– Il Comune di Follonica ha recentemente approvato in consiglio comunale le linee di mandato, dando avvio al procedimento per la stesura del nuovo Piano Strutturale e Piano Operativo, nonché il Documento Unico di Programmazione.
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
a mettere in forma organica e narrativa quanto sopra enunciato nell’ottica di cogliere gli obiettivi strategici per la nostra città al fine di trasmetterli alla Regione Toscana ed al Governo Centrale, ponendo particolare attenzione alla sostenibilità, al tema della rigenerazione urbana e umana, alla cura e alla salute, al diritto al lavoro e alla casa, all’educazione e alla formazione nonché alla parità di genere, per consegnare alle generazioni future un Piano per la Rinascita e la Resilienza specifico per la città di Follonica e che sia ispirato ai principi inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.