GROSSETO – Da più di un anno, la sede storica dell’Isgrec, alla Cittadella dello studente, è stata dichiarata inagibile a seguito di un esposto anonimo. Dopo una travagliata vicenda, la concessione da parte della Provincia per l’utilizzo di una parte dei locali della vecchia sede apre una nuova fase in cui tutte le energie sono finalizzate al recupero degli spazi indispensabili per l’attività divulgativa e didattica e per accogliere il vasto patrimonio librario e archivistico conservato dall’Istituto storico grossetano per la Resistenza e l’Età contemporanea.
“La concessione – scrive Isgrec – prevede l’uso del locale occupato precedentemente dalla Biblioteca e accorda all’Isgrec l’uso della stanza adiacente, precedentemente inutilizzata. A carico dell’Istituto storico sono però gli ingenti lavori di ristrutturazione necessari: interventi per la rifunzionalizzazione del nuovo locale, pensato come ufficio ma anche come spazio di incontro dove accogliere studenti e ricercatori, e altri lavori necessari per mettere in sicurezza la biblioteca, dove verranno ora accolti anche i fondi archivistici.
A tal fine l’architetta Alba Lamacchia e la “Cooperativa civile – Società tra professionisti” hanno offerto un progetto esecutivo, ma per realizzarlo servono ora risorse economiche. Il totale dei lavori ammonta alla cifra indicativa di 80.000 euro, di cui una parte, circa 30.000 euro, sono stati concessi all’Isgrec dalla Regione Toscana, che ha voluto così sostenere il progetto. Per la quota restante, che spetta alla capacità di raccolta fondi dell’Isgrec, l’Istituto si appella alla collettività, lanciando in occasione della data simbolica del 25 aprile un crowdfunding destinato a raccogliere l’importo necessario”.
Ecco l’appello integrale:
L’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea è da quasi trent’anni al servizio della città e della provincia di Grosseto con il sostegno offerto alla scuola e ai docenti nell’insegnamento della storia contemporanea e di Cittadinanza e Costituzione, con le competenze specialistiche messe in campo nella ricerca storica (in particolare nell’ambito della storia della Resistenza, del fascismo e dell’antifascismo e delle politiche memoriali), con la sua biblioteca specialistica di storia moderna e contemporanea, con il patrimonio culturale e di memoria conservato nelle carte degli archivi che tutela e valorizza.
Da un anno circa, però, la sua sede storica, presso la Cittadella dello studente, è stata dichiarata inagibile e l’Isgrec si è ritrovato “senza casa”. Ora la concessione da parte della Provincia per l’utilizzo di una parte dei locali della vecchia sede apre una nuova fase più ottimistica, offre una speranza che la cittadinanza può contribuire a rendere realtà. Da questo momento il destino dell’Isgrec è in mano a tutti voi: servono risorse economiche per i lavori di riqualificazione dell’immobile e non possiamo che appellarci al territorio, sperando in una risposta generosa da parte della città di Grosseto e della provincia nel suo complesso alla campagna di raccolta fondi.
L’Isgrec vuole continuare a vivere per la città e la provincia, nella città e nella provincia, credendo nelle ragioni storiche di un territorio ricchissimo di storia e storie, ma anche nel futuro di giovani ricercatori che nell’Istituto trovano modo di formarsi e crescere. Per farlo, però, ha bisogno oggi del contributo di tutte le istituzioni e di tutta la cittadinanza che si riconosce nei valori democratici della Costituzione, al di là di ogni appartenenza e declinazione politica.