FOLLONICA – “Follonica Hockey intende replicare alle ingiustificate accuse del gestore della Pista dei Pini, secondo il quale la nostra associazione non avrebbe contribuito in alcun modo a dare vita alla struttura”, dichiarano dalla società sportiva.
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“Il fatto non corrisponde alla realtà – proseguono dal Follonica Hockey – in quanto ogni anno sono stati organizzati all’aperto corsi estivi per bambini, che ad oggi, dato l’intento del gestore, sono stati trasferiti altrove.
Durante l’estate i corsi occupavano 2/4 mattine ogni settimana ed abbiamo messo a disposizione permanentemente istruttori qualificati per le lezioni private e corsi collettivi, ma in tali occasioni il bar è sempre rimasto chiuso.
Si sono per anni organizzati tradizionali spettacoli estivi e tornei hockeystici spostando all’aperto anche la normale attività, ma purtroppo non si sono visti investimenti per migliorare gli spogliatoi (solo due e molto piccoli), per l’installazione di una piccola tribuna, per migliorare l’illuminazione, per dotarsi di un impianto voci almeno decente.
Tutte queste carenze hanno fatto sì che le iniziative, invece di svilupparsi ed attirare pubblico (necessario per i ritorni dell’attività commerciale), si sono lentamente spente. Il lockdown ha fatto il resto.
Ciononostante siamo disponibili a ripartire e a trovare nuove forme di collaborazione.
In questi giorni è ripresa l’attività del non agonismo che si può fare solo all’aperto, ma l’uso della Pista dei pini ci è stato negato e siamo stati costretti a ricorrere alla pista della 167, certamente meno adatta.
Ripartiamo da qui, troviamo il modo di ricominciare a collaborare e a programmare l’uso anche da parte di altre discipline, al quale non siamo certo contrari”, conclude la società.