GROSSETO – Si intitola “Passi in avanti. Il movimento operaio e contadino in Maremma 1900/1960” il libro di Pier Vittorio Marzocchi edito da Innocenti editore. «Queste pagine di storia politica e sociale sulla Maremma ripercorrono alcuni fra i decenni più significativi delle vicende del nostro paese: dalla nascita dei grandi partiti di massa, che tanto influì sulla vita del Regno d’Italia, alla drammatica esperienza del regime fascista fino alla nascita della Repubblica» scrive l’editore.
«Si tratta senza dubbio di un lungo percorso di ricerca compiuto dall’autore in tanti anni di studio, che testimonia una profonda passione, animata soprattutto dall’obiettivo di far conoscere un patrimonio storico, culturale ed umano di una regione la Toscana e un territorio la Maremma, così ricco di storia e di partecipazione politica e civile».
Il libro, che ha la prefazione di Leonilde Iotti e Torquato Fusi e la postfazione di Paolo Nardini e Claudio Renzetti, è una ristampa del 1995 e «intende testimoniare i decenni decisivi della costruzione della identità civile del nostro territorio – racconta l’autore -. Attraverso 256 pagine di narrazione, corredate da circa 200 immagini e articolato in otto capitoli dedicati a momenti fondativi della storia dei partiti della Sinistra, si dipana il cammino di una crescita, anche umana e culturale, della sua popolazione, i momenti di un riscatto sociale che attraversa varie e difficili prove di maturità».
«Si parla e parlano gli operai, ma anche le donne e i giovani. Dalla formazione delle prime organizzazioni della fine dell’800, il popolo dei lavoratori descrive una trama di lotte che diventano scuola di democrazia.I “bifolchi”delle campagne e gli operai delle rocce imparano il valore dell’unità e della solidarietà, la condivisione degli ideali, il sapore delle conquiste e il peso delle sconfitte. Le Leghe coloniche, le Camere del lavoro sindacali, i Partiti diventano una sorta di seconda casa dove si può alzarsi in piedi ,prendere la parola e cominciare a cambiare la propria condizione e quella comunitaria. Il ventennio buio del Fascismo e la ferocia invasiva del Nazismo prima e poi la sfida della Democrazia suonano la campana della responsabilità per i lavoratori che non faranno mancare la loro risposta e il loro contributo.La presenza in forza a questi appuntamenti fondamentali si rinnoverà ,nella conquistata libertà, di fronte ai nuovi problemi e ai nuovi padroni, i latifondisti assenteisti delle campagne e i padroni del sottosuolo».
«I “sottoposti” delle campagne e i lavoratori delle “nuove caverne” diventano cittadini a pieno titolo, indossano le vesti dei liberatori in armi, si trasformano in salvatori della libertà, in autentici patrioti. Da questa esperienza e dalla appartenenza di classe, nella difesa del lavoro delle campagne, della vita sotterranea delle miniere, prima depredate e spremute e poi abbandonate, acquisiscono la consapevolezza necessaria per indicare la strada dello sviluppo economico, conquistare da attori principali le pagine di libri e di film, si elevano al ruolo di dirigenti del Movimento operaio e contadino, alimentano e danno ossigeno vitale alle membra e alle idee dei partiti della Sinistra, assolvendo alla funzione di nuova classe dirigente nazionale, a fronte della fuga dalle responsabilità della vecchia elite dominante. Consapevoli di offrire un racconto e una rappresentazione parziale della realtà maremmana, vista con l’ottica delle classi subalterne , riteniamo che questa memoria storica, questo racconto comune da nuovi protagonisti , possa rappresentare un patrimonio da conservare ,condividere e rinnovare, ma capace al tempo stesso di fornire elementi di riflessione e di orgoglio per le sfide del nuovo millennio».
L’appuntamento con il firma copie è per venerdì 23 aprile a partire dalle 16.30 alla libreria Palomar di Grosseto.