FOLLONICA – “Ricordate gli impegni presi dall’assessore regionale Leonardo Marras e dal consigliere Donatella Spadi accompagnati dall’ingegnere Renzo Ricciardi del Genio Civile della Regione Toscana, presenti il sindaco Andrea Benini e il suo vice con delega alle politiche del mare Andrea Pecorini, per ripristinare e proteggere la spiaggia e l’abitato dopo le mareggiate dell’inverno scorso che colpirono pesantemente il nostro litorale?”, chiede il consigliere Massimo Di Giacinto.
“Eccoli – prosegue -: lavori a nord della foce del torrente Petraia a totale carico della Regione: messa in opera di due geotubi perpendicolari rispetto alla linea di costa, uno all’altezza delle Tre Palme e l’altro del Bagno Nettuno. Il rafforzamento, cioè la “ricarica”, delle barriere soffolte davanti al Giardino Beach e al Golfo del Sole.
L’allungamento delle barriere in sassi che già sono presenti sulla spiaggia fino a qualche metro in acqua e, per finire, il ripascimento della spiaggia.
Lavori a sud della foce del torrente Petraia in parte finanziati dalla Regione e in parte dal Comune: messa in opera di due geotubi perpendicolari alla riva costiera nella zona delle “baracche” di via Spiaggia di Levante e tra il bagno Ombretta e il bagno Pineta e, naturalmente, il ripascimento dell’arenile.
La situazione ad oggi, a ridosso della stagione estiva, nella zona nord: di geotubi di fronte alle Tre Palme e al Bagno Nettuno non ce n’è neppure l’ombra, rafforzate le soffolte di fronte al Giardino Beach e al Golfo del Sole, barriere sulla spiagge non allungate e ripascimento dell’arenile in parte già fatto e in parte in corso. Insomma qualcosa, ma non tutto quello promesso da Marras, Spadi e Benini, finora si è concretizzato.
Nella zona sud: di geotubi davanti alle “baracche” di Senzuno e tra il Bagno Ombretta e il Bagno Pineta nemmeno il puzzo, ripascimento non pervenuto e, tra le altre cose, lo specchio d’acqua utilizzato dal circolo nautico Calaviolina quasi completamente insabbiato e perlopiù inutilizzabile. Insomma ad oggi, in zona sud della foce del Petraia, peggio che andar di notte.
Milioni di euro spesi nel corso degli anni e cantieri sempre aperti nel nostro mare, innumerevoli rassicurazioni di interventi risolutivi supportati da autorevoli studi con risultati che sono sotto gli occhi di tutti al verificarsi di una mareggiata, chiacchiere tante ma fatti pochi e, purtroppo, la conta dei danni spesso e volentieri.
Il tempo dei sopralluoghi di Marras, Spadi, Benini e compagni per capire come mettere in sicurezza la spiaggia follonichese e relative promesse è ampiamente scaduto e, ormai, ci credono davvero in pochi. Serve un progetto efficace e non interventi poco più che a caso, visti gli effetti.
Invito il comune e la regione, nell’interesse della città, a accelerare il passo e a rispettare gli impegni presi perché siamo alle porte della stagione estiva. Sono sempre pronto a ricredermi e ne sarei non felice, ma di più”, conclude.