GROSSETO – “Avere una data per poter ripartire e poter lavorare la sera sono certamente segnali che vanno nella giusta direzione, ma ci aspettavamo maggiore coraggio”. Così commentano Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, Confcommercio Grosseto, per la quale “si tratta solo di un primo punto di partenza, perché troppe imprese restano tagliate fuori dalla limitazione del servizio ai soli spazi esterni, subendo così una discriminazione”.
“Per queste realtà il lockdown non finirà il 26 aprile. È fondamentale avere già nei prossimi giorni – continuano dalla Fipe Confcommercio Grosseto- una road map molto precisa che indichi come e quando le riaperture potranno coinvolgere, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, anche tutti quei locali che hanno a disposizione solo spazi interni. Parallelamente sarà importante invitare i Comuni a fare tutto quanto in loro potere per favorire la concessione di suolo pubblico agli operatori sfavoriti da questa riapertura parziale”. Fipe sottolinea infine che “sarà essenziale che tutti quanti, imprenditori e avventori, dimostrino il massimo senso di responsabilità, rispettando pedissequamente le norme di sicurezza sanitaria stabilite dal Comitato tecnico scientifico. Non possiamo permetterci passi falsi. L’obiettivo comune deve essere quello di tornare a lavorare, e dunque a vivere, a pieno ritmo. Per la ristorazione all’interno dei locali non è assolutamente praticabile e quindi accettabile l’ipotesi della distanza di 2 metri tra i tavoli. Anche solo immaginarla significa non avere idea di come funziona un ristorante. I protocolli già esistenti garantiscono la sicurezza. E i ristoratori su questo fronte sono già attrezzati”.