FOLLONICA – “La grave crisi della cosiddetta “carta stampata”, cioè dei giornali cartacei, è stranota e perdurante ormai da tempo tant’è che anche a Follonica, purtroppo, alcuni edicolanti hanno tirato giù la saracinesca e chiuso i battenti”. A scriverlo è il consigliere comunale a Follonica, Massimo Di Giacinto.
“Molti comuni, da anni – spiega – si sono attivati per trovare qualche forma di sostegno agli edicolanti con l’obbiettivo di rilanciare le edicole e evitare chiusure per l’importanza che hanno dal punto di vista sociale, culturale, democratico e come punto di riferimento per molti cittadini. Per superare la crisi o almeno resistergli fino a tempi migliori, le edicole devono trasformarsi in veri e propri centri di servizi al cittadino così com’è previsto nel “Protocollo di Intesa”, firmato il 2 marzo scorso, dall’assessore Ricciuti e dal consigliere comunale del gruppo PD Balloni per il Comune di Follonica con le associazioni di categoria e la rappresentanza sindacale degli edicolanti”.
“E’ dalla prima fase dell’amministrazione Benini nel 2019, dicono dal palazzo comunale – afferma Di Giacinto – che è stato avviato il confronto con le edicole cittadine e le loro rappresentanze associative e sindacali sino al protocollo di intesa dell’inizio di marzo. Poi, in un servizio televisivo, “appare” l’assessore Ricciuti e riparla per la terza volta del progetto annunciando che però al momento è bloccato per problemi di privacy in corso di risoluzione. Pensate che gli edicolanti fiorentini, ad esempio, dal 2017 oltre che a vendere giornali, riviste e libri rilasciano certificati anagrafici, vendono ticket per il trasporto pubblico, per parcheggi, prodotti informativi locali e spazi pubblicitari esterni alle loro strutture o negozi e tante altre cose e hanno, come contropartita, un considerevole sconto sul canone di occupazione del suolo pubblico, se lo utilizzano”.
“Insomma se è vero, com’è vero, che bisogna riconoscere il ruolo delle edicole come un vero e proprio servizio sul territorio – conclude il consigliere comunale – un presidio di civiltà e non solo per il valore l’importanza della lettura ma anche perché l’edicola è luogo di socializzazione, è anche necessario darsi una mossa e fare quello che da anni tanti altri comuni fanno. Su questi temi ho presentato una interpellanza al sindaco chiedendogli qual è la misura della riduzione del suolo pubblico a favore dei giornalai che intende proporre al consiglio comunale e se, e come, l’assessore Ricciuti e il consigliere comunale del gruppo Pd Balloni stanno lavorando per superare i problemi di privacy che, dicono, ritardano l’avvio dell’importante progetto. Forse basterebbe sentire per le vie brevi uno dei tanti comuni che in tutta Italia sono già operativi, e non da poco, su questo fronte”.