FOLLONICA – “Un po’ di cose sono state fatte, tante altre sono ancora da fare. Sono importanti, facciamole”, così il consigliere Massimo Di Giacinto esorta l’amministrazione comunale ad una manutenzione continua del Parco della pineta di ponente.
“Sono passati due anni precisi da quando il Parco della pineta di ponente e i suoi giochi sono stati riqualificati dal Comune – spiega -, quindi con i soldi di tutti i cittadini, e una spesa di circa 120 mila euro. Era fine marzo 2019 e a maggio erano fissate le elezioni comunali: quindi inaugurazione ufficiale in pompa magna, presenti il sindaco Andrea Benini, con tanto di fascia tricolore, e il vicesindaco Andrea Pecorini. Poi il taglio del nastro e merenda gentilmente offerta dal comune, anche questa con i soldi di tutti i cittadini, perché doveva esserci tanta gente.
Ma, da allora in poi, poco o nulla è stato fatto, anzi, più nulla che poco. E’ giusto riconoscere che il Parco ha assunto una sua fisionomia, nonostante la mancanza dei pini abbattuti per l’incuranza e la mancanza di programmazione delle amministrazioni di sinistra che hanno sempre governato Follonica ma, a questo punto, sarebbe bene investirci qualche soldino per rilanciarlo davvero.
Ad esempio la “zona giochi” andrebbe protetta per evitare, nonostante che la notte sia ben illuminata e con telecamere di videosorveglianza, brutte frequentazioni e rifiuti per terra di ogni tipo anche pericolosi e il passaggio di cani che fanno i bisogni senza che i loro padroni, fortunatamente pochi, raccattino le “cacche” come sarebbero tenuti a fare per rispetto dei bambini e delle regole.
Una delle soluzioni più diffuse per proteggere i piccoli che trascorrono il loro tempo libero nei parchi giochi sono le recinzioni, di legno o di altri materiali, che si integrano bene con l’ambiente circostante e che si chiudono la sera e riaprono la mattina.
Poi sarebbe bene decidersi a tirare giù e ricostruire la “baracca” in legno nei pressi della Pista dei Pini, uno dei simboli della nostra città che dal 1957 era la sede storica della Pro Follonica, poi della Polisportiva Follonica per poi diventare la sede sociale del Circolo Nautico Calaviolina che da anni non la utilizza più e ha restituito le chiavi al comune. Non è il caso di tenerla in questo stato e mi meraviglia che il primo cittadino non se ne sia mai occupato visto che abita proprio nei paraggi e “non può non vederla”. Potrebbe essere la sala pubblica per il quartiere Zona Nuova o utilizzata da associazioni cittadine sempre in cerca di spazi per le loro attività. Insomma una soluzione va trovata da chi governa.
E l’ex bar Sestante? In assoluto degrado. Lì ci sono stati problemi d’altro tipo che sembrano finalmente risolti. Spero che, quanto prima, possa tornare a essere un punto di ristoro e aggregazione per i fruitori del Parco e non solo.
Un’ultima cosa: nella pineta, dall’Hotel Miramare all’Eden, ci sono dei pini che sembrano secchi e pericolosi. Lo dico da assoluto ignorante in materia, ma si vede bene, e credo che i Carabinieri dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Follonica stiano monitorando attentamente la situazione.
Un po’ di cose sono state fatte, tante altre sono ancora da fare. Sono importanti, facciamole”, conclude.