GROSSETO – Vianella Agostinelli è la nuova direttrice del dipartimento delle professioni infermieristiche e ostetriche della Asl Toscana sud est. 53 anni, nata ad Ancona, ha una laurea in Scienze Infermieristiche e Ostetriche e ha ottenuto un master di secondo livello in Politiche Sanitarie. E’ arrivata nella Sud est nel settembre 2020 per ricoprire il ruolo di direttore UOC Direzione Infermieristica del presidio ospedaliero di Arezzo, Bibbiena, Sansepolco e direttore infermieristico dell’area provinciale Aretina.
Nel suo percorso professionale ha svolto il ruolo di direttore delle Professioni sanitarie nell’Asl di Modena con ruolo in Direzione strategica dal 2017 al settembre 2020, e precedentemente direttore della direzione Infermieristica e Tecnica dell’ambito territoriale di Rimini nell’Asl della Romagna.
Dal 2010 al 2016 è stata il direttore infermieristico dell’UOC Post Acuzie del presidio ospedaliero di Rimini, maturando una specifica esperienza in ambito clinico-assistenziale oltre che manageriale.
Svolge attività di docenza presso il corso di Laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università di Modena e Reggio Emilia e presso il corso sperimentale di Laurea magistrale ad indirizzo clinico in Scienze infermieristiche e ostetriche di Humanitas.
“Auguri di buon lavoro alla dottoressa Vianella Agostinelli e grazie al dottor Lorenzo Baragatti per l’impegno di questi anni”, commenta Nicola Draoli, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto.
“Siamo pronti come Opi a collaborare, ci auguriamo e siamo sicuri di poter trovare, insieme, spazi per i rispondere ai bisogni di salute della popolazione, attraverso la professione infermieristica. Potremo farlo sia in ambito ospedaliero che territoriale, partendo dalla valorizzazione delle innumerevoli competenze autonome e specifiche che gli infermieri hanno e che sono ottenute attraverso le specializzazione universitarie e la pratica e l’expertise acquisite sul campo. Il momento che stiamo vivendo ci fa spesso lavorare sull’emergenza, ma non dobbiamo dimenticarci che oltre alla pandemia esistono bisogni di salute che possono trovare risposta attraverso percorsi specifici in cui gli infermieri possono avere un ruolo fondamentale”, conclude.