GROSSETO – C’è attesa per la tappa maremmana del tour di Matteo Renzi, candidato alle primarie del centrosinistra per il Partito Democratico, e c’è «entusiasmo» nei comitati elettorali che stanno nascendo in provincia a sostengo della candidatura del sindaco di Firenze. Domenica Renzi arriverà a Grosseto per partecipare all’iniziativa pubblica al Teatro Moderno, ma in città già da giorni “fan” e simpatizzanti del primo cittadino fiorentino stanno portando avanti la loro campagna. «Siamo soddisfatti e siamo molto contenti – dice Marco Simiani, uno dei promotori del comitato “Grosseto per Renzi” – perché vediamo ogni giorno che tanti cittadini “normali” si avvicinano alle nostre iniziative, ci contattato, ci mandano delle mail e sono sempre di più, dagli impiegati agli operai, dai liberi professionisti agli imprenditori, quelli che aderiscono al nostro comitato».
«Renzi – continua Simiani – ha lanciato dei messaggi positivi e ha rimesso al centro della politica e della società italiana le parole “opportunità” e “merito”. Tante persone che si avvicinano a noi in questo periodo lo fanno perché riconoscono nelle idee lanciate da Renzi e dal gruppo che è nato alla “Leopolda” di Firenze un messaggio nuovo e innovativo».
La corsa alle primarie per Renzi è iniziata già da alcuni giorni. Sono già migliaia i chilometri percorsi su e già per l’Italia e nella tappa grossetana Renzi tornerà a lanciare il suo progetto di paese senza disdegnare qualche riferimento anche al locale. «Siamo in contatto con la staff di Matteo – ha aggiunto Simiani – e stiamo lavorando insieme su alcuni temi locali, tre in particolare. Naturalmente il suo intervento al Moderno sarà principalmente su temi nazionali: in questo momento c’è bisogno sopratutto di questo».
Quella di Renzi sarà la prima iniziativa che riguarda le primarie del centrosinistra a Grosseto in attesa degli altri candidati. «Le primarie sono uno straordinario strumento di partecipazione – dice ancora Simiani – un modo per avvicinare i cittadini e gli elettori alla politica e coinvolgerli nelle scelte». Una “battaglia”, quella per le primarie, che i “renziani” non temono e che semmai servirà a rafforzare il partito, dicono. «Il Pd non è in pericolo, Renzi poteva fare altri percorsi, invece ha scelto di stare nel Pd perché crede nel Pd». Il sindaco di Firenze ha già dichiarato che in caso di sconfitta sarà al fianco del vincitore per dare una mano. «È questo l’atteggiamento giusto, chi pensa che una sua vittoria “sfasci” il partito sbaglia».