GROSSETO – L’Amministrazione comunale fa propri i contenuti della lettera scritta dai genitori di Elena Maestrini al presidente della repubblica Sergio Mattarella: il consiglio comunale di oggi, 29 marzo, ha dato il via libera alla proposta del sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e farà il possibile, attraverso gli strumenti istituzionali e nelle sedi preposte, per fare in modo che le richieste dei genitori della ragazza ottengano una risposta.
La studentessa 21enne, Elena Maestrini, di Gavorrano è morta cinque anni fa nell’incidente Erasmus in Spagna. Da quel momento la famiglia si batte per avere giustizia per lei e per le altre ragazze che hanno perso la vita.
L’iniziativa è stata promossa anche grazie all’impegno del nostro quotidiano: il 20 marzo scorso, in occasione del quinto anniversario della strage, si è tenuto un incontro con il primo cittadino di Grosseto nel municipio, a cui hanno preso parte anche Daniele Reali, direttore de IlGiunco.net e Jule Busch, giornalista e autrice del libro “La figlia d’Europa. Il sogno infranto di Elena Maestrini”. Nella giornata di oggi, Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha presentato al consiglio comunale la proposta che lo impegna a portare avanti la battaglia dei genitori, Roberta e Gabriele Maestrini.
«L’obiettivo – è scritto nell’ordine del giorno approvato nel corso del consiglio comunale – è quello di dare giustizia alle ragazze scomparse, provare a sensibilizzare i legislatori affinché dai terribili errori e dalle leggerezze verificatesi in quella vicenda siano emesse nuove normative in materia di sicurezza dei viaggi in autobus a tutela di tutti quei giovani che continueranno a compiere esperienze di vita e d’integrazione socioculturale grazie anche a Erasmus. Proprio Erasmus continua a essere fondamentale per giovani. Le università che indicano ai propri studenti dove poter svolgere il progetto Erasmus devono pretendere maggior sicurezza dalle università ospitanti e fissare regole più precise almeno per tutte quelle associazioni che gravitano e assistano il mondo universitario».
«La famiglia di Elena Maestrini – prosegue – nella lettera a Mattarella chiede inoltre, così come riportato anche nel testo dell’ordine del giorno, perché la magistratura italiana non abbia aperto un’inchiesta parallela il giorno successivo alla tragedia e si augura che da adesso lo stato italiano, Erasmus Plus, le università delle ragazze e infine non per ultimo le Regioni di provenienza delle studentesse – e quindi la Regione Toscana – dimostrino la loro seria e concreta volontà di costituirsi parte civile». A seguito del Consiglio comunale il sindaco si impegna a mettere in campo tutte le azioni possibili per raggiungere il risultato. La sua proposta è stata approvata all’unanimità.