GROSSETO – “I ritardi in Toscana sull’immunizzazione di anziani e categorie più a rischio contagio sono inaccettabili e vergognosi, tanto che la nostra regione ha ricevuto una sonora strigliata anche dal presidente del Consiglio Mario Draghi“, scrive, in una nota, la deputata maremmana di Forza Italia Elisabetta Ripani.
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“A furia di arrampicarsi sugli specchi, nel goffo tentativo di schivare le responsabilità – prosegue -, il presidente Eugenio Giani è nuovamente scivolato sul terreno dei vaccini schiacciando a questo giro i medici di base. A suo dire, il ritardo sugli ultraottantenni sarebbe da attribuire all’essersi “affidati anche ai medici di famiglia”.
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Non c’è che dire, un bel ringraziamento a chi assiste una vasta platea di pazienti Covid domiciliari e si è messo in gioco per contribuire alla campagna vaccinale, nonostante le procedure farraginose, la mancanza di spazi e strutture adeguate e la consegna di misere manciate di dosi a settimana. Campagna vaccinale che, ricordiamolo, in Toscana è decollata in modo spedito deliberatamente solo per determinate categorie professionali, abbandonando ultraottantenni e soggetti più vulnerabili in coda ed alla mercé del click day su una piattaforma di prenotazione che funzionava a singhiozzo. Questo sì che è sconcertante.
Per anziani e “fasce fragili” il tasso di mortalità è il più elevato: immunizzarli significa alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere e ridurre il numero dei decessi.
Il presidente Giani, riversando la colpa dei ritardi per gli over 80 sulle spalle dei medici di medicina generale, estrae dal cilindro l’ennesimo capro espiatorio per insabbiare il fallimento di scelte sbagliate che hanno totalmente padellato a monte organizzazione, logistica e priorità. Sarebbe l’ora di smetterla con questo scaricabarile imbarazzante e rimboccarsi le maniche per rimediare rapidamente alle evidenti lacune strutturali della campagna vaccinale toscana, accelerando la vaccinazione di massa di anziani e soggetti più vulnerabili, che in questo anno di pandemia hanno già pagato il conto più salato e doloroso”, conclude.