COLLINE DEL FIORA – “Come movimento di cittadini troviamo che le azioni di contenimento della pandemia Covid nella nostra zona presentino notevoli punti di criticità che devono assolutamente essere risolti”, a dirlo sono le Sardine di Grosseto.
“Non è possibile che in presenza di una struttura ospedaliera nel Comune di Pitigliano gli abitanti del circondario debbano spesso raggiungere le strutture sanitarie o convenzionate di Orbetello o Grosseto per effettuare i tamponi – proseguono -, a volte necessari a far rientrare i bambini a scuola o ad accertare la negatività di sospetti.
Non è possibile che in una situazione di necessaria accelerazione nelle vaccinazioni, come evidenziato anche dal presidente del Consiglio, venga proposto per questa zona un unico giorno di vaccinazione: non a settimana, né al mese, uno in totale.
Per non parlare del fatto che tutta la popolazione delle colline del Fiora è tagliata fuori dalle liste di riserva, dal momento che i riservisti, per poter accedere alle dosi non somministrate, devono raggiungere il centro vaccinale in un tempo massimo di 20 minuti dalla chiamata.
Questi vuoti assoluti sono tanto più gravi in una zona abitata da una maggioranza di popolazione anziana, per la quale i 50 chilometri di distanza da Albinia, che per le zone più interne diventano anche 90, in alcuni casi sono un ostacolo insormontabile.
Remare assieme nella stessa direzione sta sì ai cittadini, che si devono muovere in accordo con le istituzioni, ma anche alle istituzioni stesse che si devono far carico dei loro problemi.
La presenza di un ospedale Covid a Pitigliano dovrebbe facilitare la soluzione di questi problemi, ma così le istituzioni non vogliono che sia, facendo gravare la ridotta funzionalità per le restanti prestazioni della struttura Covid sulla popolazione senza che essa possa accedere alle pratiche vaccinali in corso in tutta Italia.
Tutto ciò ribadendo la particolare attenzione che dovrebbe essere data a questa zona per estensione, distanze dai maggiori centri ed età della popolazione.
A chi ha la responsabilità della gestione della salute dei cittadini, chiediamo pertanto di intervenire e di far cessare questo stato di abbandono che la popolazione sta vivendo sulla propria pelle”, concludono.