GROSSETO – “Con la Toscana penultima nella classifica nazionale riguardante le vaccinazioni degli over 80, nella Asl Toscana sud est si pensa a vaccinare soggetti che chissà quale diritto avrebbero, come il giornalista Andrea Scanzi, lasciando indietro molte persone fragili e vulnerabili”, a dirlo è Bruno Ceccherini, responsabile provinciale Fratelli d’Italia Grosseto.
“Ma il peggio non è solo per gli over 80 – commenta Ceccherini –, ma anche per i soggetti che rientrano nelle categorie fragili e vulnerabili. Qui il dato è ancora più allarmante nella nostra provincia. Infatti, per queste categorie sono stati vaccinati con la prima dose solo 509 persone, e di queste solo cinque avrebbero ricevuto anche la seconda dose, quando invece, categorie sicuramente molto meno fragili e vulnerabili, come ad esempio quelle rientranti nel così detto ‘personale giudiziario’, hanno ricevuto in 709 la prima dose”.
“Caos più assoluto poi per capire quando, come e dove si potrà essere vaccinati – prosegue il responsabile provinciale di Fratelli d’Italia –, con i medici di famiglia che non riescono a fornire informazioni utili ai pazienti, in quanto anche loro lasciati in balia delle onde, e con la possibilità di somministrare pochissimi vaccini agli over 80, in quanto la Asl ne fornisce settimanalmente una quantità davvero risibile e non certo sufficiente a soddisfare questa categoria”.
“Se poi – prosegue Ceccherini – ci mettiamo anche che il portale regionale ‘Prenota Vaccini’ è rimasto bloccato per alcuni giorni per le nuove prenotazioni, in quanto occupato per il recupero delle vaccinazioni che erano saltate per lo stop ad Astrazeneca, il caos per i cittadini, in special modo le categorie vulnerabili e gli over 80, è davvero enorme”.
“Con Grosseto in zona rossa assieme ad altri comuni della provincia, e con tantissime attività commerciali e partite Iva chiuse, se davvero si vuole sconfiggere questa pandemia serve un cambio di passo serio da parte di Regione e Asl. Per questo occorre dare priorità assoluta nella vaccinazione ai soggetti fragili e agli anziani, perché questo ci sembra giusto ed indispensabile, altrimenti qualsiasi sforzo sarà inutile”, conclude Bruno Ceccherini.