GROSSETO – La scuola media Vico si è resa protagonista di un’iniziativa che l’ha portata oltreoceano. In seguito al trasferimento di uno studente della Vico negli Stati Uniti l’insegnante di lingua inglese Maria Carla Maestrini, con il sostegno della dirigente Francesca Iovenitti, ha avuto l’opportunità di mettersi in contatto con la scuola di Prattville – Alabama (USA) e iniziare uno scambio interculturale con la classe dell’ex studente grossetano.
L’entusiasmo della Prattville Junior High School e dell’insegnante Ms. Courtney Spencer è stato subito molto elevato e ha fatto sì che gli studenti americani ricevessero lezioni su cultura, abitudini e lingua italiana con una particolare attenzione ai racconti sulla città di Grosseto e la sua storia. Gli studenti americani hanno ascoltato lezioni dalla professoressa Maestrini coadiuvata dalle colleghe Elena Tiribocchi e Monica Lazzerini sulla geografia e la storia della città maremmana, gli etruschi e i resti di Roselle, la malaria e il brigantaggio fino ad arrivare alle abitudini italiane, modi di dire e regole grammaticali. Ci sono state lezioni di incontro e scambio tra studenti che si sono presentati e raccontati arrivando ad organizzare un quiz sulle informazioni appena studiate.
Tutte le lezioni si sono svolte naturalmente in lingua inglese e hanno dato l’opportunità agli studenti grossetani di migliorare le proprie abilità orali in lingua inglese nell’ottica di un reale scambio culturale. L’obiettivo era quello di sviluppare una più profonda conoscenza dei più svariati aspetti culturali e linguistici di una comunità estera e quindi dar vita ad una maggiore comprensione interculturale.
Gli alunni sia italiani che americani hanno dimostrato impegno e soddisfazione nel poter partecipare a questo progetto e avere l’opportunità di conoscere coetanei di un’altra nazionalità, anche grazie al fatto che ad ogni alunno italiano è stato abbinato uno studente americano da poter conoscere in autonomia attraverso lo scambio di email.
Il progetto è nato dunque dalla volontà iniziale di non perdere il contatto con un alunno della propria comunità diventando poi un’occasione per intensificare il rapporto e lo scambio con una terra lontana che grazie agli strumenti tecnologici, ormai entrati così diffusamente nella didattica, è diventata una realtà e una esperienza reale e che con ogni probabilità proseguirà nel futuro.
L’esperienza ha ricevuto naturalmente un accoglimento entusiasta di studenti e genitori, e dimostra come anche in questo sciagurato periodo pandemico, grazie soprattutto alla capacità ed alla motivazione degli insegnanti, la progettualità delle scuole si è tutt’altro che fermata: «La scuola resta miracolosamente aperta ed attiva – aggiunge la professoressa Maestrini – anzi non si è mai fermata. L’entusiasmo dei ragazzi grossetani ed americani dimostrato verso questa iniziativa di ‘gemellaggio on line’ ci rafforza nella convinzione che stiamo andando verso la direzione giusta, e che anche restando a casa si possono aprire mondi ed opportunità che speriamo possano avere attualizzazione anche in futuro».