FIRENZE – “Aprire un tavolo di concertazione con le rappresentanze dei settori colpiti dal prolungamento del fermo pesca e attivarsi in conferenza Stato – Regioni e nei confronti del Ministero competente affinché si possa giungere ad una rivalutazione della decisione presa”. Sono le richieste di una mozione presentata dalla Lega in Consiglio Regionale e che sarà al vaglio della seconda commissione che vede anche la firma del consigliere Andrea Ulmi, al fianco di quelle di Elena Meini ed Elisa Montemagni.
“Il Ministero per le Politiche Agricole e Forestali – afferma Ulmi-, attraverso un decreto direzionale sulla pesca, ha previsto per il 2021 un fermo aggiuntivo che, per le barche di lunghezza inferiore o pari ai 12 metri passano da 16 a 19 giorni e per quelle di lunghezza superiore da 31 a 37 giorni. Una decisione che è stata contestata dai sindacati e dalle associazioni di categoria di pescatori e armatori che hanno chiesto l’avvio di un tavolo interministeriale in modo da attivare sostegni ai dipendenti per l’interruzione dell’attività lavorativa non riconducibile all’armatore”.
Quello del fermo pesca è un problema annoso che riguarda anche la costa maremmana, che mette a rischio le imprese ed i lavoratori del settore, che sta già soffrendo a causa della pandemia, e che vede l’aumento di importazioni di pesce dall’estero. Come Lega sosteniamo da sempre la promozione del prodotto locale, che dà maggiori garanzie al consumatore e che contribuisce alla crescita dell’economia del territorio.
Queste decisioni, collegate alle direttive europee, rappresentano un danno per l’intero settore della pesca della costa toscana e, di conseguenza, grossetana. Già in campagna elettorale ero stato sensibilizzato, soprattutto dagli addetti del settore di Porto Santo Stefano, su questo tema ed ho ritenuto importante sostenere la mozione che verrà portata in commissione dalla collega Elena Meini e che è firmata anche dal capogruppo Elisa Montemagni”, conclude.