GROSSETO – Si concluderà oggi, venerdì 12 marzo, l’esperienza di servizio civile volontario dei dieci volontari al Coeso società della salute. Un percorso cominciato il 13 dicembre 2019, nell’ambito dei progetti di servizio civile regionale, e che è stato sospeso per tre mesi a causa del covid e ripreso poi per l’ultima parte da remoto. Luca Pelosi, Ginevra Banti, Daniel Dossi, Flavia Martino per il progetto “Oltre il disagio”, Arianna Andreini, Valentina Galeotti, Ambra Mameli, Riccardo Carone per “Social desk”, Latifa Khouribech e Lisa Gabbrini per “Accoglienza, segretariato e accompagnamento ai servizi” hanno dovuto quindi intraprendere i loro percorsi affrontando l’emergenza covid.
“In questa fase emergenziale dovuta alla pandemia – ha spiegato Fabrizio Boldrini, direttore del Coeso società della salute – è stato particolarmente importante mantenere ancora più salda la relazione con i giovani, anche da parte degli operatori e del responsabile dei progetti, per aiutarli a crescere insieme a noi in una situazione nuova e molto delicata. Alla fine di questo percorso la maggior parte degli otto giovani arrivati alla conclusione dei progetti, visto che Lisa e Flavia hanno interrotto perché hanno avuto opportunità lavorative in altri ambiti, hanno maturato una forte esperienza dimostrando grandi capacità di auto responsabilizzazione e adeguandosi alle straordinarie esigenze del contesto”.
“L’esperienza del servizio sociale per me è stata un’occasione di crescita personale – ha detto Latifa Khouribec, volontaria inserita nel Punto Insieme – e un’ottima prima esperienza lavorativa. Le mie aspettative iniziali erano quelle di poter imparare cose nuove e conoscere persone nuove. Ho lavorato con persone competenti e disponibili che mi hanno accompagnata con consigli e chiarimenti sulle varie mansioni. Ringrazio molto le persone che mi hanno seguito in questo percorso”.
“Il servizio civile svolto – ha sottolineato Valentina Galeotti, volontaria inserita nel progetto social desk – mi ha permesso di crescere personalmente e professionalmente. Ho svolto e compreso attività amministrative, di organizzazione e gestione di un ufficio pubblico in un anno particolarmente difficile”.
“E’ stata un’esperienza formativa ben riuscita – ha commentato Arianna Andreini, volontaria inserita nel progetto social desk – nonostante l’emergenza sanitaria e la temporanea interruzione del progetto, è stato possibile lavorare e partecipare a diverse attività e progetti. Ho imparato a conoscere meglio il Coeso, a partire dal confronto diretto con l’utenza al centralino, e posso ritenere positivo questo percorso soprattutto grazie alle persone incontrate che mi hanno accolto a braccia aperte”.
Dai responsabili di progetto e dal personale un grande in bocca al lupo ai ragazzi affinché l’esperienza maturata in questo periodo possa servire per introdurli nel mondo del lavoro.