PIOMBINO – “La sentenza del TAR di Firenze che annulla la determina del Comune di Piombico con la quale venivano prolungate fino al 2033 le concessioni balneari in base alla Legge 145/2018 è l’esempio plastico di come sul tema Bolkestein ci sia ancora troppa confusione”, scrive, in una nota, il senatore maremmano di Forza Italia Roberto Berardi.
“Non è un mistero, infatti – prosegue -, che diversi comuni della costa italiana non abbiano ancora applicato la norma che estende le concessioni in essere e posticipa di 15 anni gli effetti della direttiva Bolkestein, a causa di inopportune circolari, sentenze spesso contradditorie e addirittura prese di posizione da parte di procure della repubblica.
A tutto questo, oggi si aggiunge un altro tassello ad un mosaico sempre più difficile da decifrare e che getta nuovamente nello sconforto un’intera categoria, già fortemente provata dalla pandemia.
Il settore balneare ha, infatti, necessità di maggiori certezze per poter programmare una ripartenza in sicurezza per l’ormai imminente stagione estiva e per effettuare investimenti che abbiano un ritorno economico anche in previsione dei prossimi anni. È evidente, però, che questa sentenza del TAR di Firenze potrebbe essere un pericoloso precedente che potrebbe aprire nuovi contenziosi anche in quei comuni dove la legge voluta dall’allora ministro Centinaio, è già attuata.
Sono molto preoccupato per la piega che la questione possa prendere in futuro, non solo perché da parlamentare Toscano conosco perfettamente il potenziale e l’indotto che le strutture balneari di Piombino e di tutta la nostra costa hanno, ma anche perché, più in generale, non possiamo permetterci che la vita professionale di tutta la categoria sia in mano ai singoli tribunali regionali, è necessaria una legislazione nazionale univoca che non sia soggetta ad interpretazioni. Così facendo rischiamo di avere balneari di serie A e balneari di serie B e in un Paese come il nostro composto da 7500 km di coste non possiamo proprio permettercelo.
Sottoporrò nuovamente la questione ai nostri ministri e sottosegretari per cercare di superare, una volta per tutte in maniera definitiva, la grande incertezza che da anni caratterizza l’intero settore. Sono certo che il nuovo esecutivo riuscirà a prendere una decisione netta che tolga ogni dubbio”, conclude.