FOLLONICA – La Giunta comunale ha adottato il Manifesto della comunicazione non ostile.
“Si tratta – spiega l’assessora Mirjam Giorgieri con delega alla Comunicazione – di una espressione di volontà, un manifesto con dieci regole sostanziali che l’associazione “Parole O Stili “ha declinato per contrastare il linguaggio violento che spesso, specialmente in rete, trova libero sfogo. E’ di fatto un progetto sociale di civiltà e rispetto, un impegno per sensibilizzare contro la violenza nelle parole che la Giunta ha scelto di intraprendere, condividendolo con tanti altri enti pubblici e della società civile.
Scegliere le parole con cura, ridefinendone uno stile appropriato, dimostra la consapevolezza che le parole sono importanti e fanno la sostanza, commuovono, uniscono, scaldano il cuore, oppure feriscono, offendono, allontanano: questo è il Potere delle parole, un potere che agevola o ostacola i rapporti tra le persone e quindi il vivere di ognuno di noi.
E spesso è proprio la rete il luogo in cui i linguaggi di odio, di violenza, di non rispetto del prossimo, si esplicitano con più facilità, e altrettanto spesso questa discrasia tra reale e virtuale, che ormai è superata poiché il virtuale è reale, crea proprio conseguenze concrete, gravi e addirittura permanenti nella vita delle persone.
L’idea dell’associazione Parole O Stili, nata dall’entusiasmo di professionisti della comunicazione d’impresa e della comunicazione politica, ma anche di influencer, blogger, insegnanti e studenti, è la dimostrazione che in molti pensano, come noi , di dover rendere la Rete un luogo meno violento, più rispettoso e civile, attraverso l’elaborazione di un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza nelle parole.
Spesso l’aggressività domina in tweet, post, status e stories, e i social , pur essendo luoghi virtuali, fanno incontrare persone reali, e l’ostilità in Rete, proprio per l’immediatezza e semplicità tipica dei social, può trasformarsi in veicolo infamante.
La Pubblica Amministrazione deve pensare, nella gestione dei rapporti tra cittadini, ad uno strumento per aiutare concretamente a definire poche e semplici regole che consentano di instaurare un dialogo “non ostile”, primo presupposto per la partecipazione civica. Ed è questo che il Comune di Follonica vuol fare aderendo a questo Manifesto, e attuando da subito un progetto di sensibilizzazione volto a diffondere un uso virtuoso e responsabile delle parole”.
Il Manifesto si compone di dieci princìpi, declinati specificatamente per la Pubblica amministrazione, e cioè: Virtuale è reale – Si è ciò che si comunica – Le parole danno forma al pensiero – Prima di parlare bisogna ascoltare – Le parole sono un ponte – Le parole hanno conseguenze – Condividere è una responsabilità – Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare – Gli insulti non sono argomenti- Anche il silenzio comunica.
“Ne daremo attuazione – conclude l’assessora Giorgieri – in tutte le attività e in tutti i canali di comunicazione, non solo online , e ne divulgheremo il contenuto sul territorio, consapevoli della necessità di riportare ad un uso corretto del significato delle parole per lo sviluppo di una comunità educante. Dobbiamo fare attenzione, perché è con le parole che si definiscono i rapporti umani ma si compongono anche i conflitti, che talvolta sfociano in forme anche brutali di violenza, e la città di Follonica deve dare il suo contributo per costruire e praticare le forme civili più giuste per vivere la quotidianità”.