GROSSETO – Ha vissuto con “il vento in faccia” il volto aperto e rivolto agli altri. Se ne è andato senza mai rinunciare a quella forza travolgente che ha portato su palchi e concerti in giro per tutta Italia. È morto questa mattina Erriquez, al secolo Enrico Greppi, anima e voce della band toscana Bandabardò.
Erriquez e la sua Banda aveva tantissimi fan anche in Maremma, e qui avevano partecipato a decine di concerti, da Festambiente al Teatro delle Rocce di Gavorrano (dove è stato registrato il video in apertura) a Follonica.
«E’ venuto a mancare questa mattina nella sua abitazione di Fiesole, Enrico Greppi, in arte Erriquez, volto e anima della Bandabardò. A confermarne la notizia il suo manager Francesco Barbaro, al suo fianco sin dagli esordi» si legge sul sito internet del gruppo.
«L’artista combatteva con un brutto male da tempo, ma la sua riservatezza e la sua energia non avevano mai permesso di far trasparire nulla all’esterno».
«”Il più scatenato, roboante e colorato gruppo folk italiano in attività”, si legge aprendo il sito ufficiale della band, ed Erriquez ne rappresentava al meglio il suo spirito. Con la Bandabardò aveva da poco festeggiato i 25 anni di carriera con un grande evento al Mandela Forum insieme a tanti artisti amici, e sin dalla sua nascita, nel 1993, il gruppo era sempre rimasto fedele a se stesso e ai suoi ideali, diventando un punto di riferimento della scena musicale degli anni ’90 e non solo, tanto che ancora oggi il coro “Se mi rilasso collasso”, continua ad essere cantato da ogni generazione. Molto riservato ma solare Erriquez si è anche battuto da sempre nel sociale sposando le cause dei più deboli. Salutiamo con gratitudine un guerriero generoso e un grande Poeta».
E sulla pagina Facebook si legge quello che è forse il testamento morale dell’artista: «Ogni storia ha una sua vita e ogni vita ha mille storie. La mia vita è stata musica che accade, incontri di popoli, magie, racconti, mille soli splendenti e vento in faccia. Non ho rimorsi, non ho rimpianti, la mia vita è stata tutta un’avventura. Finalmente, dopo tanto inutile errare, ho trovato la donna perfetta e l’ho sposata, rendendola mia per sempre, la mia compagna di vita, di viaggio e di sogni, la mia migliore amica, la mia donna, mia moglie Silvia a cui devo tanto, a cui devo tutto. Sono padre felice di un figlio strepitoso, il migliore che si possa desiderare, con il sorriso più bello del mondo. Rocco. Ho goduto abbestia con i migliori compagni potessi avere, la mia Banda del cuore, la nostra creatura meravigliosa dai mille colori. In questo grande girotondo saluto e ringrazio tutti quelli che mi hanno amato e tutti quelli che ho amato, i nomi sono tanti, voi sapete chi. Un abbraccio che circonda! Aloha!!!»
(Erriquez)