GROSSETO – “L’esperienza da assessore alla Sicurezza nel Comune di Grosseto di Fausto Turbanti, esponente della lista civica del sindaco, è iniziata nel 2016, quando Antonfrancesco Vivarelli Colonna decise di prevedere una delega specifica in materia di Sicurezza che – di fatto – ha sicuramente caricato Turbanti di tante responsabilità, ma che – a distanza di quasi 5 anni – porta tante soddisfazioni all’Amministrazione comunale in carica”, scrivono, in una nota, dall’Associazione Vivarelli Colonna sindaco.
“Ad attendere la giunta, all’inizio del mandato, c’era una situazione cittadina se non altro allarmante, che richiedeva alla nuova Amministrazione la revisione di alcuni strumenti a disposizione e la dotazione di altri – continua la nota -. Tante le aspettative dei cittadini che, come sempre accade, individuano in chi è al governo il compito di sistemare le cose e di dare risposte concrete”.
“Ecco cosa ha fatto questa squadra di Governo – spiegano dall’associazione -: siamo partiti dalla riorganizzazione del Corpo della Polizia municipale, dalla riorganizzazione del personale e delle dotazioni a disposizione, prevedendo un diverso assetto e, dove possibile, anche un potenziamento attraverso la revisione del regolamento del Corpo di Polizia municipale. Grande attenzione quindi è stata data alla formazione, con i corsi rivolti agli agenti della Polizia municipale, tutti mirati a essere al passo con le nuove norme e i nuovi decreti in materia di sicurezza urbana.
Abbiamo creato il Nucleo di Sicurezza, Nos, abbiamo rafforzato anche il Reparto di Pronto impiego. Le attenzioni si sono concentrate più sull’aspetto della viabilità con l’attivazione di controlli notturni con etilometro, controlli della validità di assicurazioni e revisioni, controlli sull’utilizzo dei telefoni cellulari e cinture di sicurezza anche attraverso l’ausilio della pattuglia in moto in abiti civili. Tutto affiancato dalle moderne tecnologie, che ci hanno concesso di fare il salto di qualità.
Altra grande novità è il Nucleo cinofilo, già attivo sul territorio dopo la fase iniziale di formazione e specializzato nell’attività anti-droga. Abbiamo creato la figura del vigile di quartiere, partendo proprio dal centro storico. Passiamo poi alla tecnologia, con la videosorveglianza, nostro fiore all’occhiello, con più di 300 telecamere in città. E questi sono alcuni esempi.
Ma la differenza rispetto al passato è stata anche e soprattutto nell’approccio. Adesso il Patto Grosseto Sicura viene rinnovato per tre anni e questa è la dimostrazione che la collaborazione sul territorio funziona e ripaga, anche in materia di Sicurezza. A dirlo sono i dati del 2019 forniti dal Governo con percentuali di rapine (-33%), furti (-33%) e illeciti in netto calo (-20%) rispetto al 2018.
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Grande sinergia e collaborazione quindi tra Comune, Prefettura e Questura per il bene della nostra città, tanto che questo accordo voluto dal sindaco Vivarelli Colonna e dall’assessore Turbanti diventa un esempio da seguire a livello regionale e nazionale”, conclude la nota.