FIRENZE – “Con il voto di oggi il Consiglio regionale della Toscana esprime la sua netta contrarietà all’ipotesi di depositare rifiuti radioattivi nelle zone di Pienza-Trequanda e Campagnatico e impegna la Giunta regionale a ribadire con nettezza tale contrarietà fornendo ai comuni tutto il supporto necessario per dimostrare scientificamente che queste aree non sono idonee alla localizzazione e alla realizzazione del Deposito Nazionale e del relativo Parco Tecnologico”. Così la consigliera regionale Donatella Spadi commenta il voto sulla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale.
“I siti individuati in Toscana debbano essere cancellati dalla lista per motivi come hanno già sottolineato il presidente Giani e l’assessore regionale all’ambiente Monni – spiega la consigliera Spadi intervenendo in aula durante il dibattito –. Le bellezze storico-paesaggistiche ed enogastronomiche dei territori senesi non si discutono e la zona di Campagnatico è una delle zone più belle della Maremma. Il sito per lo smaltimento verrebbe ubicato nel bacino idrogeologico del fiume Ombrone, a pochi km dal centro abitato di Campagnatico e da altre frazioni come Pianetto e loc. Piantaverna, ma anche a poca distanza dal Parco regionale della Maremma e da Monteleoni. Inoltre Campagnatico è una zona di produzioni agricole di alta qualità e, seppur in totale sicurezza, questo deposito potrebbe recare un danno all’economia locale.”
“Abbiamo, però anche il dovere nei confronti della popolazione di evitare allarmismi – conclude Spadi – all’individuazione da parte di Sogin S.p.a. delle 67 aree possibili per la creazione del deposito, tra cui le due aree in territorio toscano, seguirà il periodo di consultazione pubblica durante il quale la Regione, gli enti locali e tutti i soggetti portatori di interessi qualificati, potranno far valere le ragioni del nostro territorio. La Regione dovrà fornire ai comuni tutto il supporto necessario in questa importante e delicata fase. Infatti le osservazioni di opposizione alle proposte di Sogin che i comuni sono chiamati a presentare nei prossimi giorni necessitano di vaste competenze tecniche e professionalità di alto livello. Il supporto che la Regione può fornire al territorio è importante per dimostrare che le aree di Pienza-Trequanda e Campagnatico non sono idonee ad ospitare il deposito”.