GROSSETO – Gli infermieri, e la loro battaglia contro il Covid 19, visti dai bambini. Sono i più piccoli, infatti, i veri artefici del calendario 2021 realizzato dall’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto e consegnato questa mattina, martedì 12 gennaio, ai direttori infermieristici Lorenzo Baragatti, Tania Barbi e Antonella Dovani e, per loro tramite, a tutti i servizi ospedalieri e territoriali dell’Azienda Usl Toscana sud est della provincia di Grosseto.
“Abbiamo voluto consegnare ufficialmente questo calendario per farlo arrivare sui luoghi di lavoro – dice Nicola Draoli, presidente di Opi Grosseto – in modo che tutti i colleghi potessero godere del potente messaggio di speranza e di incoraggiamento che trasmette, grazie all’abilità, all’impegno e alla creatività di tanti bambini e ragazzi che nel momento forse più difficile dell’emergenza Covid, quando ancora non conoscevamo bene il pericolo che ci trovavamo ad affrontare, hanno voluto mandarci un abbraccio virtuale”.
Il calendario, stampato dall’Opi, in 300 copie contiene una serie di disegni che l’Ordine ha raccolto nella primavera scorsa su proposta della consigliera Fulvia Marini: “L’idea – spiega – è nata quando alcuni dei nostri colleghi, impegnati normalmente in altri ambiti, vengono chiamati come forza lavoro nei reparti Covid. I figli di una di loro realizzano dei disegni per dare sostegno alla mamma: messaggi bellissimi, pieni di energia. Da qui nasce l’idea di raccogliere i lavori non solo dei figli degli infermieri, ma di tutti i bambini che avessero avuto voglia di partecipare. Abbiamo lanciato una campagna anche tramite social e sono stati davvero tantissimi gli elaborati raccolti. Hanno partecipato a questa iniziativa alunni delle scuole di Grosseto e gli studenti della scuola secondaria inferiore ‘Porto Romano’ di Fiumicino. A tutti questi ragazzi va il nostro ringraziamento”.
Il calendario raccoglie almeno due disegni per pagina, per un totale di circa 30 immagini di grande impatto dove mascherine, camici, gel igienizzanti ma soprattutto la determinazione e la competenza diventano gli strumenti di una lotta contro il virus, rappresentato in tanti modi, ma sempre, comunque, perdente e in un contesto sempre colorato e mai cupo.
“Il calendario – conclude Draoli – potrebbe essere il primo passo per un progetto più ampio, per esempio la raccolta di questi lavori in un volume. Ci stiamo pensando e sarebbe bello poter trovare anche un sostegno esterno per finanziare questa iniziativa che merita di essere condivisa perché testimonia come, di fronte alle difficoltà, sappiamo essere comunità”.