ROCCASTRADA – «Le zone di Torniella e Piloni continuano ad avere problemi di connessione Adsl e telefonici che si trascinano da troppo tempo, impedendo alla popolazione residente e alle imprese di avere normali collegamenti necessari allo svolgersi quotidiano della vita», spiegano il segretario dello Spi, Lorenzo Centenari, e il membro della segreteria della Cdlt, Olinto Bartalucci.
«L’Adsl – proseguono – arriva a Torniella e Piloni da Roccastrada attraverso la fibra ottica, con la connessione proveniente da Paganico tramite un ponte radio che ha seri problemi di obsolescenza. L’infrastruttura è di proprietà di Tim, e a quanto ci risulta entro il prossimo marzo l’azienda si è impegnata a risolvere il problema con l’attivazione di una linea in fibra ottica proveniente da Paganico.
Per quanto concerne la fonia, invece, il problema va ricondotto al cavo di rame che da Roccastrada arriva a Torniella e Piloni. Cavo non più idoneo che andrebbe sostituito. Cosa che allo stato attuale sembra il gestore dell’impianto non abbia ancora deciso di fare. Il problema, peraltro, potrebbe essere superato con l’installazione di due schede digitali, come avvenuto in altre zone della provincia di Grosseto, in modo molto più economico rispetto alla sostituzione del cavo. Ma anche questa soluzione non viene attuata.
Come oramai sanno tutti – aggiungono Centenarie e Bartalucci – le infrastrutture di telefonia costituiscono la condizione indispensabile per dare una prospettiva di sviluppo e garantire servizi indispensabili alle aree interne e pedemontane più marginali. Per questo è inaccettabile che Telecom perda altro tempo nel garantire ciò che è dovuto alle piccole ma vivaci comunità di Torniella e Piloni, anche perché per collegare le aree interne sono stati assegnati contributi pubblici. La situazione di disagio per cittadini e imprese, fra l’altro, è in fase di stallo ormai da troppo tempo per un servizio essenziale come la telefonia.
A tal riguardo Cgil e Spi – concludono – hanno interessato l’Amministrazione comunale di Roccastrada, che già si sta muovendo autonomamente con alcune segnalazioni e ricorsi nei confronti del gestore, valutando anche la possibilità di intraprendere iniziative anche di tipo giudiziarie, con Federconsumatori che sta verificando come mettere a punto una “class action” per tutelare i diritti dei cittadini residenti».