AMIATA – “Per rilanciare il turismo della neve, serve un forte raccordo tra i Comuni dell’Amiata, le Province di Grosseto e Siena e l’Unione dei Comuni di entrambi i versanti della montagna”.
A dirlo sono Bruno Ceccherini, commissario provinciale Fratelli d’Italia e consigliere Provincia Grosseto, e Guendalina Amati, consigliere Unione Comuni Amiata grossetana e presidente del circolo Amiata Fratelli d’Italia.
“Entrando nel merito della questione neve – aggiunge Guendalina Amati -, se il prossimo 18 gennaio ci sarà il nulla osta da parte del Governo all’apertura degli impianti sciistici, dovremo far sì che l’Amiata sia pronta ad accogliere turisti ed amanti della neve. In una stagione dove la neve è veramente caduta copiosa sul territorio amiatino – non si ricordava una quantità simile negli ultimi dieci anni – è doveroso che vengano messe in atto tutte quelle azioni in grado di far ripartire il comparto, così da dare quella boccata d’ossigeno di cui tanto ha bisogno”.
“I gestori degli impianti e gli albergatori dell’Amiata- commenta Bruno Ceccherini- sono già all’opera per farsi trovare pronti quando sarà dato il via libera alle aperture. Pertanto, è auspicabile e doveroso che le varie amministrazioni locali, lavorando in sinergia le une con le altre, debbano garantire la ripartenza. La quantità di neve caduta in questi giorni è stata cospicua, e purtroppo ha creato alcuni problemi alla viabilità ordinaria, con la caduta di alcuni alberi sulle carreggiate che impediscono il normale raggiungimento della Vetta dell’Amiata, problemi che fortunatamente, grazie al pronto intervento dei mezzi della Provincia, sono in fase di risoluzione”.
“Il nostro auspicio – concludono Bruno Ceccherini e Guendalina Amati – è quello che vi sia una forte sinergia tra i vari attori pubblici, come le Amministrazioni locali, per dare una forte e coesa mano a tutto il settore turistico, così da poter far ripartire una parte di economia montana. Adesso più che mai, sia la Regione Toscana che il Governo dovranno farsi davvero carico della crisi economica in atto, e non basteranno certamente le poche briciole di aiuto arrivate fino ad oggi sull’Amiata. Importante sarà anche la quantità degli interventi economici, che dovranno essere seri e mirati per una adeguata ripartenza di questo importante settore economico dell’intero comprensorio della nostra montagna”.