CAMPAGNATICO – Viktoria Chessa, titolare insieme al marito Riccardo dell’agriturismo e centro di archeologia sperimentale “Gli Albori”, è venuta a mancare ieri pomeriggio, al termine di una lunga malattia, all’età di soli 47 anni.
Una donna, una moglie e una mamma intelligente, volitiva e amorevole, che ha dato un’impronta indelebile alla struttura ricettiva del Granaione, nel comune di Campagnatico, frequentata da tantissime scolaresche e centro di eccellenza per la ricerca archeologica sperimentale.
“Aveva un’altissima capacità di relazionarsi con le persone e una solarità da suscitare una grande empatia – racconta chi la conosceva -. E’ una perdita enorme non solo per la sua famiglia, ma anche per i tanti amici che hanno avuto il piacere di apprezzarla in vita. Quella condotta da Viktoria e dalla sua famiglia contro il melanoma è stata una lotta durissima, fatta anche di protocolli sperimentali che avevano acceso la speranza. Una lotta senza esclusione di colpi, aiutati dal reparto di Oncologia del Misericordia, diretto dal professor Carmelo Bengala, con la presenza preziosa della dottoressa Irene De Santo. Poi l’epilogo che non ti aspetti. Il peggioramento delle condizioni fisiche e una decina di giorni fa il ricovero nel reparto di leniterapia, l’ultima tappa terrena di una vera e propria leonessa che si è aggrappata alla vita fino all’ultimo istante”.
Le esequie avranno luogo sabato 2 gennaio alle ore 9,30 presso il tempio crematorio di Grosseto. Alla famiglia Chessa, al marito Riccardo e al figlio sedicenne Sacha, le condoglianze più sentite della redazione.