MONTEROTONDO MARITTIMO – La scopa, il mattarello, persino una bottiglia. E poi pugni alla testa, schiaffi, minacce con un coltello, senza contare le continue parole di offesa verso una persona completamente inerme a causa del suo stato psicofisico. È quello che ha dovuto subire un anziano disabile di 78 anni nel comune di Monterotondo Marittimo.
A commettere l’aberrante serie di maltrattamenti una parente dell’uomo. Tra l’altro la vittima viste le sue condizioni non pioteva riferire a nessuno cosa stesse subendo.
I carabinieri hanno avviato subito le indagini, raccogliendo riscontri documentali e testimonianze di persone vicine all’uomo, che confermavano la presenza di segni di violenza sul corpo dell’anziano.
Di concerto con la Procura della Repubblica di Grosseto, grazie a microspie e telecamere, i Carabinieri hanno accertato un quadro sconcertante di violenze fisiche e vessazioni psicologiche, commesse sistematicamente da una parente del malcapitato che avrebbe dovuto badare all’anziano.
Tanti gli episodi documentati: colpi vibrati con scope, un mattarello, bottiglie, oltre a pugni alla testa, schiaffi, minacce con un coltello, senza contare le continue parole di offesa verso una persona completamente inerme a causa del suo stato psicofisico.
L’uomo, non essendo più in grado di esprimersi, non poteva riferire le sofferenze che quasi quotidianamente subiva. Una situazione insostenibile a cui è stato posto fine: nei confronti della donna infatti l’autorità giudiziaria, a fronte del quadro probatorio raccolto dai Carabinieri, ha emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’anziano, che adesso è stato affidato ai servizi sociali del comune.