di Daniele Reali
RAVI – Ci sono voluti quasi dieci anni, ma alla fine la lunga attesa ha reso anche più solenne il momento della inaugurazione. La miniera di Ravi Marchi, museo a cielo aperto dell’epopea mineraria di Gavorrano e memoria indelebile della vita e del lavoro dei minatori di Maremma, torna a vivere grazie all’opera di recupero avviata già prima del 2003 dal comune di Gavorrano e conclusa poche settimane fa con un investimento complessivo di 5 milioni di euro.
Alla cerimonia di inagurazione del nuovo percorso museale e del centro accoglienza erano presenti insieme alla prosindaco di Gavorrano Elisabetta Iacomelli l’assessore regionale all’ambiente Annarita Bramerini, il presidente del Parco Nazionale delle Colline Metallifere Luca Agresti e il presidente della provincia Leonardo Marras. «Ravi Marchi è un altro gioiello che si aggiunge al Parco – ha detto l’assessore Bramerini – che in questi anni ha contribuito a restituire alla Maremma un patrimonio inestimabile che dà valore anche al turismo del territorio».
Per il Parco, che un anno fa è entrato a far parte della rete europea dei geoparchi riconosciuta dall’Unesco, quello di Ravi Marchi rappresenta un valore aggiunto importante. «Questo sito rappresenta uno strumento di cultura per il il nostro territorio – ha detto la prosindaco Iacomelli – e il suo recupero è importante: noi raccogliamo l’eredità delle amministrazioni precedenti che hanno sempre creduto in questo progetto. È un piccolo “universo minerario” dove coesistevano la fasi dell’estrazione e della lavorazione e ha il suo recupero ha anche un importante valore legato alle lotte sindacali degli anni ’60».
«Con questo intervento – ha detto il presidente Marras – viene completato un percorso della memoria di questo territorio ed è la dimostrazione che quando si crede in un progetto si possono ottenere risultati importanti.». E la sfida per il futuro sarà quella di ottenere dal ministero il via libera per lo Statuto del Parco. «Stiamo aspettando – ha detto il presidente Luca Agresti – che il ministero dia risposte positive sullo Statuto in modo che da una situazione provvisoria si raggiunga presto la stabilità del parco che è ormai una realtà radicata nelle Colline Metallifere».
A completare l’inaugurazione la rappresentazione teatrale “Rivolta e pietas”, messa in scena dalla compagnia Katzenmacher del regista Alfonso Santagata. Ispirata alla vita dei minatori, la prima italiana di “Rivolta e pietas” avrà come protagonisti gli attori del territorio che hanno partecipato ai laboratori teatrali curati da Santagata.
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