GROSSETO – “Accogliendo una sollecitazione del vescovo Rodolfo, che ci ha chiesto di dare continuità alla consuetudine di vivere, come giovani della Diocesi, la Novena di Natale insieme, e non potendolo fare in presenza, offriamo ai giovani, a partire dal 16 dicembre, un breve video-appuntamento quotidiano sui canali social della pastorale giovanile, per accompagnarci reciprocamente verso il Natale del Signore. Il nostro desiderio è di arrivare veramente a tutti”. Così don Stefano Papini, responsabile del servizio diocesano di pastorale giovanile, spiega la “speciale novena” di quest’anno.
Saranno coinvolte, nella preparazione nove realtà giovanili o parrocchiali che, ogni giorno, a turno, si metteranno a servizio degli altri per accompagnarli verso il Natale.
“Il tema che farà da filo conduttore sarà l’umanità – spiega ancora don Stefano – L’umanità del Figlio di Dio, tutto Dio e tutto uomo, come categoria definitiva d’incontro possibile con l’Assoluto. L’umanità di ogni persona nella storia, come luogo nel quale accogliere questo Dio-fatto-uomo. Umanità di ciascun giovane di oggi, che può ancora incontrare in Cristo un consanguineo, un fratello, un amico, e sorprendentemente anche un Dio”.
Ogni mattina, alle 7, sui canali social della pastorale giovanile (fb: @pastoralegiovanilediocesidigrosseto; instagram: @pastoralegiovanilegrosseto) i sarà postato un video di un minuto e mezzo nel quale ogni realtà coinvolta nella preparazione potrà esprimersi con la modalità che meglio crede (una canzone ripresa, un video montato, un audio su una fotografia, un pezzo di teatro, un balletto) che contenga al suo interno un riferimento ad uno dei 9 “pezzi” di un puzzle/quadro generale affidato a quel gruppo. I pezzi andranno a comporre alla fine della Novena l’immagine completa di un’opera d’arte sacra della nostra città. Si tratta di una “Epifania”, olio su tela del XVIII secolo custodito al museo archeologico e d’Arte sacra della Maremma (MAAM): rappresenta i tre re magi adoranti Gesù bambino. Sarà, così, anche l’occasione per valorizzare la straordinaria ricchezza del museo, in questo momento chiuso a motivo del dpcm in vigore, ma che meriterà una visita non appena sarà di nuovo fruibile.