FIRENZE – Le linee guida nazionali sono finalmente state approvate, a fine novembre, e la Regione, così come già aveva annunciato l’assessore qualche settimana fa, ha proceduto velocemente a recepirle e ad approvare le modalità operative in modo da consentire ai Comuni di procedere con i rinnovi delle concessioni di posteggio per il commercio ambulante che scadevano il 31 dicembre.
Del resto la Regione Toscana con la sua legge 16/2019, unica in Italia, era già un pezzo avanti e già avevo previsto il tacito rinnovo, per una durata di 12 anni, delle concessioni in scadenza. La possibilità era stata poi confermata dallo Stato a maggio 2020, con il decreto legge n.34 che rinviava appunto a linee guida da approvare, per tutti uguali, in modo da garantire una regolamentazione uniforme nell’intero Paese. Nella norma nazionale che definisce quelle linee guida il Governo ha esteso a tutta Italia quanto già previsto dal codice del commercio toscano.
Sono circa 14 mila imprese che in Toscana aspettavano il rinnovo della concessione: ambulanti che stanno vivendo la crisi innescata dall’emergenza sanitaria e lo stop imposto a molti mercati.
Sono oggetto di rinnovo le concessioni per l’esercizio del commercio su aree pubbliche relative a posteggi inseriti in mercati, fiere e isolati, compresi quelli finalizzati a svolgere di attività artigianali, di somministrazione di alimenti e bevande, delle edicole di quotidiani e periodici e di agricoltori che vendono i loro prodotti. LE concessioni saranno rinnovate fino al 31 dicembre 2032, dunque per dodici anni.
“L’approvazione delle linee guida è una buona notizia, che evita di aggiungere ulteriori criticità ad un’economia che sta soffrendo per le misure anticontagio imposta dall’emergenza da coronavirus – commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al commercio e allo sviluppo economico Leonardo Marras –. Abbiamo subito recepito le linee guida nazionali e approvato le modalità operative regionali con le indicazioni per i Comuni. E siamo la prima Regione ad averlo fatto”.
“Avevamo comunque già scritto nelle settimane scorse al Governo e al presidente della Conferenza Stato-Regioni per sollecitare un’accelerazione – aggiungono – ed eravamo in ogni caso pronti a procedere ipotizzando anche una soluzione autonoma, laddove la situazione non si fosse sbloccata”.