GROSSETO – Torna l’appuntamento con #InstaPoll, i sondaggi che IlGiunco.net propone alla propria community per capire qualcosa di più sui propri lettori.
In questi giorni si sta molto discutendo sul vaccino anti-Covid, che dovrebbero essere pronto già a inizio 2021. Dopo i numerosi sondaggi nazionali in merito, secondo cui almeno un italiano su 3 non si farebbe vaccinare contro il Coronavirus il prima possibile, vi abbiamo chiesto cosa ne pensate.
Il 45,4% di coloro che hanno partecipato al nostro Insatpoll hanno dichiarato che si sottoporrà al vaccino anti-Covid non appena disponibile. Di contro, più della maggioranza, il 54,6%, ha risposto di no.
Tra coloro che hanno risposto di “no”, però, c’è da distinguere chi è contrario ai vaccini in generale o a questo in particolare, chi è sì disponibile ad effettuare il vaccino anti-Covid ma solo dopo averne testato l’efficacia, e chi dice che vuole dare la precedenza a coloro che ne hanno più bisogno, come anziani e sanitari.
Analizziamo, di seguito, i risultati.
Il 30,3% ha risposto che non si fida: la maggior parte ha dichiarato che la scarsa fiducia è dovuta al fatto che i vaccini che stanno testando sono stati realizzati troppo velocemente.
Il 27,3% dice di voler aspettare per capirne l’efficacia, il 9,1% vuole conoscerne gli effetti collaterali.
Il 6,1% ha risposto che non si sottoporrà al vaccino perché questo interferirebbe con il codice genetico. “Studi scientifici autorevoli avanzano dubbi sull’interazione del mRna vaccinale con il dna” ha risposto un utente, mentre un altro ha dichiarato che “non è compatibile con la vita umana, crea modifiche del codice genetico”.
Il 4% dice invece di essere contrario ai vaccini in generale. Un utente ha risposto così: “Voglio sapere di cosa muoio, gli esperimenti li facciano sulla pelle degli altri”.
Il 3% dei rispondenti non si sottoporrebbe a vaccino anti-Covid immediatamente perché c’è ancora poca informazione in merito, mentre l’1% dice di non poterlo fare a causa di allergie.
Il 6,1% dichiara di avere avuto il virus, e che quindi vuole capire come stanno messi i loro anticorpi prima di vaccinarsi.
Infine, il 9% ha dichiarato di essere disposto a vaccinarsi solo dopo le categorie più fragili.