GROSSETO – “La Sinistra grossetana vuole tornare a vincere, contribuendo a riportare la nostra provincia verso un governo avanzato e progressista”.
E’ questa l’idea che porta oggi le principali forze della sinistra (Sinistra Civica Ecologista, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista) ad “avviare un percorso unitario finalizzato a giocare un ruolo forte nello scenario che si va ad aprire in vista della tornata elettorale amministrativa del 2021, quando si voterà in diversi Comuni della nostra provincia, compreso il capoluogo”.
“Pur provenendo da collocazioni anche diverse in occasione delle recenti consultazioni regionali – si legge in una nota – le tre forze politiche hanno convenuto di mettere in primo piano i tratti unitari del proprio percorso programmatico, che vede una significativa vicinanza di valori e di contenuti, per concorrere a costruire un’alleanza progressista più forte ed attrezzata per vincere la competizione contro le destre che hanno avuto nel nostro territorio provinciale una troppo lunga egemonia, dovuta anche a scelte sbagliate, in passato, del centrosinistra, in un appannamento della sua tradizionale capacità di governo e nella progressiva perdita di una capacità di visione programmatoria”.
“Le positive esperienze dell’alleanza di Follonica – scrivono le tre forze politiche – e ancora prima di Castiglione della Pescaia, dove l’alleanza di centrosinistra è riuscita a vincere nel voto e convincere nell’opera di governo, grazie alla forza di ottimi Sindaci e di coalizioni larghe e programmaticamente coese devono diventare la bussola cui orientarsi.
Per far sì che questa alleanza sia sempre più forte e effettivamente concorrenziale con l’avversario in campo non sono però più possibili scelte al ribasso o la riproposizione di vecchi schemi e di vecchie visioni. Occorre uno scatto di qualità dell’intera alleanza che deve partire da un forte rilancio programmatico in grado di mettere in campo le innovazioni necessarie”.
“Di questi limiti – proseguono – tutti coloro che intendono far parte del nuovo percorso devono farsi carico, senza inutili scaricabarile ma con la determinata volontà di individuare quei limiti e di contribuire a definire il nuovo profilo programmatico che può dare al nostro territorio le risposte che sono necessarie.
Ambiente, gestione del territorio, infrastrutture, lavoro, cultura, sanità, sociale… su ognuno di questi temi ci sono criticità che devono essere evidenziate e che devono essere risolte in una visione di governo concretamente innovativa, all’altezza delle nuove sfide poste innanzitutto dalle emergenze ambientali e sanitarie”.
“Una nuova alleanza progressista di sinistra – conclude la nota – deve avere una fortissima impronta ecologista e deve anche avere al centro il tema delle condizioni di vita concrete dei propri cittadini, dove presidi sanitari, opportunità sociali, occasioni di lavoro, mobilità sostenibile e occasioni di cultura devono essere al centro.
Occorreranno anche dei no, all’interno di questa nuova visione di governo. No al consumo di suolo, no alla privatizzazione dei servizi locali, no al privilegiare lo sviluppo rispetto alla salute, no ad ogni forma di discriminazione. E un no netto ad appetiti speculativi e interessi in contrasto con lo sviluppo equilibrato ed ecologicamente sostenibile dei nostri territori”.