GROSSETO – Negli anni il calendario dei Carabinieri è diventato un oggetto da collezione che è presente in molte famiglie, un oggetto da regalare, una strenna natalizia. Merito anche del fatto che da anni ormai alla sua illustrazione e ai testi si avvicendano artisti e scrittori anche molto celebri.
Quest’anno i testi sono a cura dello scrittore Valerio Massimo Manfredi e di Aldo Onorati, con il giornalista Aldo Cazzullo a tenere le fila del racconto. Le tavole sono realizzate da un esponente della transavanguardia italiana, Francesco Clemente.
L’ispirazione sono i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Un maresciallo dell’Arma Donato Alighieri, emblema del buon carabiniere, toscano proprio come Dante, è la nostra guida tra i 12 mesi e tra gli altrettanti racconti. Con lui riviviamo le vicende più importanti per l’Italia in questi ultimi anni. Tutte vicende in cui i Carabinieri sono stati protagonisti, sempre al fianco della cittadinanza. Ogni racconto è accompagnato dalle terzine della Divina commedia.
Un milione di copie. 81 anni. Tanto è lunga la storia di questo calendario. «Una delle nostre tradizioni – racconta il comandante provinciale Giuseppe Adinolfi – era di avere il calendario in casa. Quando i ladri entrarono in casa dei miei genitori tra le altre cose portarono via la collezione di calendari dell’arma che partiva dal 64. e per mio padre fu un dispiacere quasi maggiore che di tutto il resto che era stato rubato».
Adinolfi fa poi un accenno alla situazione attuale: «Anche in questo contesto cercheremo di garantire la normalità, andando a ritirare le pensioni come già successo e mettendoci, come sempre, al servizio dei cittadini»
Oltre al calendario storico, l’Arma pubblica anche l’Agenda storica, dedicata quest’anno ai 140 anni dalla prima pubblicazione di Pinocchio, il calendarietto da tavolo e il planning.