GROSSETO – “Occorre intervenire subito per aiutare le imprese del settore autotrasporti e del trasporto persone”. A dare l’allarme è Cna Grosseto che sottolinea come, tra le ultime misure restrittive e la mancanza dei decreti attuativi per erogare risorse, le imprese del settore si trovino strette in una morsa.
“Le recenti chiusure di bar e ristoranti a seguito del Dpcm stanno mettendo in forte difficoltà gli autotrasportatori – spiega il portavoce di Cna Fita Grosseto, Gianfranco del Poeta – perché impediscono alla categoria di usufruire dei servizi di ristoro sia dal punto di vista alimentare che igienico.
Per chi opera nel settore, poter contare sui servizi di ristorazione significa anche accedere ai servizi alla persona e quindi è necessario trovare misure alternative. Inoltre, si stanno susseguendo segnalazioni sulla chiusura delle attività che operano nelle autostrade e questo fa sì che per chi viaggia ogni giorno vengano meno degli standard igienici che invece hanno il diritto di vedersi riconosciuti e ancora, dove non si registrano chiusure si assiste, invece a un aumento dei prezzi dei generi alimentari in media del 30 o del 40 per cento. Elementi che mettono ancora più in crisi le imprese, già gravemente danneggiate dagli esiti dell’epidemia.
Per quanto riguarda, invece, il settore del trasporto persone Cna denuncia la mancata erogazione delle risorse di sostegno annunciate nei mesi scorsi. Senza i decreti attuativi queste risorse non sono mai arrivate alla imprese. Mancano, infatti, il decreto attuativo al Cura Italia, che prevedeva cinque milioni per l’installazione di paratie divisorie tra autisti e passeggeri di taxi e Ncc, il decreto attuativo dell’articolo 90 del decreto Agosto, che includeva buoni mobilità per un controvalore di 35 milioni a favore di persone con problemi di deambulazione da spendere oltre tutto entro fine anno e quello relativo alle prime misure di sostegno previste dal decreto Rilancio a favore dei gestori di trasporto scolastico a ristoro delle perdite di fatturato subite nel periodo di sospensione delle attività didattiche in aula.
A questo si aggiunge la mancata attivazione della procedura per il conseguimento del contributo a fondo perduto previsto dall’articolo 59 del decreto Agosto a favore di taxi ed Ncc operanti nelle città d’arte a elevati flussi turistici e decreto attuativo degli articoli 85 e 86 del decreto Agosto che assicurava misure di sostegno a favore delle imprese esercenti attività di trasporto commerciale con autobus.
Chiediamo una veloce emanazione dei decreti – conclude del Poeta – in modo che vengano finalmente erogati alle imprese i fondi e chiediamo l’allungamento della validità dei buoni mobilità al 30 giugno 2021, con l’allargamento della platea di beneficiari a personale ospedaliero e a cittadini anziani e con il rifinanziamento di ulteriori 35 milioni per lo stesso scopo da utilizzare entro il 31 dicembre 2021″.