GROSSETO – «È con grande sconcerto che questa Direzione prende atto di come alcuni consiglieri regionali non comprendano – o fingono di non comprendere – il buon risultato ottenuto dall’Azienda sanitaria del proprio territorio, accostandolo addirittura a quello di ben altre situazioni (Massa Carrara, in particolare)». Una nota della Direzione aziendale della Asl 9 di Grosseto, risponde alle polemiche sul Bilancio di Esercizio 2011, sollevate da alcuni consiglieri regionali sulla stampa.
«La non comprensione è comunque una colpa minore – prosegue la Asl -, mentre l’accusa che l’Asl 9 nasconde in realtà un ‘rosso’ da 2,6 milioni di euro è solo da addebitare a coloro che hanno deciso di produrre tali dichiarazioni. Chi si prendesse la briga di leggere gli atti di bilancio – continua la nota -, compresa la relazione del Collegio sindacale al Bilancio di esercizio 2011 e suoi allegati, potrebbe agevolmente apprendere come, ad una riduzione di risorse assegnate, l’Azienda ha risposto con una razionalizzazione dei costi, principalmente su personale e farmaceutica, e non con l’estetica dei bilanci in pareggio ad ogni costo. Infatti, il valore di poste straordinarie esposte in bilancio (pari a + 2,7 milioni di euro) è influenzato, per la gran parte, dall’assegnazione di un contributo in conto capitale da parte della Regione Toscana, con DGR n. 1024 del 21/11/2011, a copertura di investimenti pregressi, per un importo pari a 3,5 milioni di euro.»
«Inoltre, senza rientrare nei particolari della questione delle cosiddette fughe – si legge ancora -, che si sono ridotte di circa il 5%, ad integrazione di quanto già chiarito riguardo alla programmazione sanitaria (ci dispiace apprendere, poco conosciuta), si riporta un passaggio del Piano sanitario regionale 2008/2010 tuttora vigente: “il processo di riorganizzazione dei presidi ospedalieri ad oggi realizzato nella nostra regione, è la condizione per avviare un’ulteriore evoluzione del ruolo dell’ospedale che, seppure in parte, supera il rapporto esclusivo con la comunità del suo territorio e si proietta con maggior forza nella rete ospedaliera d’Area Vasta (…); la rete ospedaliera e la programmazione dell’offerta di Area Vasta obbligano a scelte di diversificazione per livelli di specializzazione tra strutture e di definizione di precise competenze e dotazioni che si fondano su dati epidemiologici e su economie di scala in grado di coniugare la qualità, l’innovazione e la sicurezza degli utenti.”»
«In sostanza – precisa la Asl – si vuole osservare come l’Azienda abbia correttamente risposto agli indirizzi di programmazione regionale, sviluppando una maggiore risposta ai bisogni di salute dei cittadini nel livello territoriale. Accogliendo, inoltre, nel livello ospedaliero, le casistiche di ricovero correlate alla missione, attribuita dalla stessa programmazione regionale ai presidi aziendali, ed indirizzando le casistiche di alcune specialità, non previste dalla programmazione regionale nella nostra Azienda, verso i poli di specializzazione presenti e deputati a rispondere a tale funzione. Infine – conclude la nota della Direzione aziendale – si fa sommessamente notare che non esiste a livello normativo una approvazione del Bilancio con riserva. Il bilancio, infatti, è stato approvato da tutti i componenti del Collegio».