GROSSETO โ Il problema dei rifiuti marini e costieri si รจ ormai trasformato in una vera emergenza che le amministrazioni locali e le imprese della filiera del mare, dalla pesca, pescaturismo e diving devono affrontare quotidianamente in mare. Tutto questo ha un evidente impatto tanto sullโambiente che sulle economie locali: sulle specie marine e costiere che vengono quotidianamente minacciate da rifiuti scambiati per cibo; sulla filiera alimentare delle numerose specie ittiche che ingeriscono micro e nano plastiche; sul lavoro di quanti ogni giorno devono liberare le proprie reti non solo dal pescato, ma anche dai rifiuti; sulla filiera turistica del mare, come la pescaturismo o i diving che vedono minacciati i fondali con perdita di biodiversitร .
Legambiente grazie al progetto Common (COastal Management and MOnitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea)vuole portare lโattenzione su questo tema invitando le categorie interessare ad un tavolo di lavoro che, causa emergenza Covid-19, si terrร su piattaforma virtuale sabato 7 novembre a partire dalle 9.30.
Lโinvito รจ rivolto a tutti i portatori di interessi diretti (pescatori, diving, Flag, associazioni di categoria e amministrazioni locali) e per partecipare รจ sufficiente iscriversi entro venerdรฌ 6 novembre al form https://forms.gle/RaKrz42FByE5nQKj7 che permetterร di ricevere il link e istruzioni per accedere sia da pc che comodamente da smartphone.
Si tratta di portare la loro esperienza per approfondire a piรน livelli le tante problematiche legate ai rifiuti marini:
la โgrandezzaโ del problema: cosa e quanto raccolgono i pescatori;
lโimpatto economico: danneggiamento degli strumenti, il tempo che questa problematica impegna, lโeffetto sul pescato, lโimpoverimento dei fondali;
eventuali misure che le categorie ritengano prioritarie per la gestione in mare e a terra del problema;
esperienze positive di cui vogliono farsi portavoce anche legati agli aspetti di uso di materiali piรน sostenibili.
Gli stessi punti emersi giร nel corso dellโ incontro preliminare dello scorso 2 ottobre con le amministrazioni locali e associazioni di categoria e che meritano di essere affrontati con chi puรฒ portare la propria testimonianza quotidiana.
Il progetto Common รจ finanziato dallโUnione Europea nellโambito del Programma Eni Cbc Med per circa 2,2milioni di euro e vede coinvolti Legambiente, lโUniversitร di Siena, lโIstituto Nazionale di Scienze e Tecnologie del Mare di Tunisi, il Ciheam Bari, lโOng libanese Amwaj of the Environment, lโUniversitร di Sousse e la riserva naturale di Tyre, in Libano. Lโobiettivo comune รจ la riduzione del marine litter in 5 aree pilota euro-mediterranee, pianificando lโuso e il monitoraggio delle risorse e utilizzando un approccio partecipativo, con lโambizione di testare un modello potenzialmente trasferibile a tutto il bacino mediterraneo.
Maggiori informazioni: http://www.enicbcmed.eu/projects/commonโwww.commonproject.it