GROSSETO – “Avere un futuro è un nostro diritto”, questo il titolo di un articolato documento che la Fiepet (Federazione italiana esercenti pubblici e turistici) – Toscana di Confesercenti, in rappresentanza delle migliaia di aziende del settore, ha consegnato oggi all’assessore regionale Leonardo Marras con una serie di richieste specifiche. Un incontro risultato molto positivo.
“Stop agli sfratti per tutto il 2021 – chiede Confesercenti – Sono, poi, necessari provvedimenti che favoriscano e incentivino la rinegoziazione del contratto di locazione o del contratto di affitto d’azienda o altro contratto similare, in virtù del fatto che i canoni pattuiti non sono più sostenibili. Per questo è fondamentale prevedere misure compensative per i proprietari che riconosceranno una adeguata riduzione, come l’esenzione Imu e una cedolare secca ad aliquota agevolata (10%)”.
“Estensione del periodo previsto per gli ammortizzatori sociali – aggiunge l’associazione – e rifinanziamento delle misure almeno fino al 31 dicembre 2021, con la contestuale decontribuzione del costo del lavoro finalizzata al mantenimento della forza lavoro le imprese. Ad un adeguato livello di aiuti deve corrispondere l’estrema rapidità delle procedure di istruttorie veloci con documentazione semplificata Va prevista una moratoria per il 2021 per mutui e finanziamenti imprese e persone fisiche”.
“Andare oltre la logica degli aiuti a pioggia e del bonus contingente – aggiunge la Confesercenti – Occorrono risorse adeguate alle prospettive di recupero fra la seconda parte del 2021 e il 2022. Le attività che seguono e rispettano i protocolli di sicurezza, concordati a suo tempo con governo e Cts sono sicure e laddove si rispettano le regole del gioco non ci possono essere rischi di contagio”.
“Occorre poi – secondo la Fiepet – potenziare, con grandi investimenti, gli strumenti di prevenzione e di presidio sanitario sul territorio, anche ricorrendo al Mes. Rivoluzionare i tempi di accesso alla città, anche prevedendo soluzioni innovative sul fronte trasporto pubblico (magari in sinergia con i privati) e stabilendo nuove “turnazioni” tra mondo della scuola e quello del lavoro (se non ora quando?). Salvare il mondo della somministrazione, ma più in generale il commercio e il turismo, significa salvare le città, i centri urbani, i centri storici, ovvero quel ruolo economico e sociale fondamentale per la vita delle persone e la permanenza di valori positivi”.