SORANO – “I risultati della raccolta differenziata 2019 comunicati quasi un anno dopo dalla Arrr vedono Sorano arrivare al 64,06, quasi sette punti in più rispetto al 2018 e quasi trenta rispetto al 2017. Un risultato significativo con un trend in ascesa. A fronte di questi dati positivi i cittadini purtroppo non avranno i benefici che meriterebbero”. Lo dice il sindaco di Sorano, Pierandrea Vanni.
“Infatti – spiega Vanni – il piano economico finanziario che ogni anno viene messo a punto da Ato per i costi del ciclo dei rifiuti, è stato in molti casi stravolto dal nuovo metodo per il calcolo dei costi introdotto dall’Arera, cioè l’Agenzia nazionale per l’ambiente. Risultato. secondo i calcoli in vigore prima del nuovo metodo il Pef del comune di Sorano registrava una diminuzione dei costi di più del 15 per cento rispetto all’anno precedente”.
“Grazie, si fa per dire, ad Arera – aggiunge il sindaco – è invece meno del 3 per cento il che significherebbe praticamente per il Comune diminuire la Tari in media di 2-3 euro l’anno o poco più a cittadino. Una autentica presa in giro. La beffa è ancora maggiore perché a beneficiare del nuovo metodo sarà il gestore Sei Toscana al quale andranno alcuni milioni di euro in piu’ in tutta l’Ato Toscana Sud. Un assurdo nei confronti del quale abbiamo protestato e continueremo a protestare”.
“Ultima annotazione – conclude il primo cittadino – Sui giornali è apparsa una dichiarazione del presidente di Sei, tal Masi,, che attribuisce alla sua società con un certo trionfalismo buona parte dei meriti per i risultati raggiunti in tema di differenziata. Affermazioni a dir poco azzardate alle quali verrebbe da rispondere così : a Sorano la differenziata è cresciuta grazie alla collaborazione e alla disponibilità dei cittadini e alla riorganizzazione del servizio di raccolta voluta e pagata dal Comune, che vogliamo estendere sostituendo anche a Sorano e San Quirico il porta a porta con la raccolta di prossimità. I meriti di Sei? Solo la buona disponibilità dei suoi rappresentanti sul nostro territorio e poco più. Senza dimenticare i tanti disservizi denunciati da oltre un anno, spesso senza esito, ed evidentemente ignoti al presidente Masi e magari sfuggiti alla direzione aziendale”.