GROSSETO – “Dopo l’ottimo regolamento in Cassa edile per l’incentivo all’occupazione giovanile e dei prepensionamenti, si aggiunge un altro tassello per raggiungere un lavoro sempre più buono e contrattualizzato. Nell’ambito dei lavori di manutenzione per conto di Acquedotto del Fiora, le aziende sono chiamate a fare il pronto intervento per i guasti sulla rete idrica e da tempo stiamo chiedendo accordi sindacali per gestire e tutelare i lavoratori coinvolti”.
A dichiararlo, per la Fillea Cgil, il segretario generale Gianni Bracciali.
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“È bene puntualizzare – prosegue – che il contratto nazionale dell’edilizia non ha mai disciplinato l’istituto contrattuale della reperibilità ma già nel contratto integrativo della provincia di Grosseto del 6 giugno 2016 all’articolo 17 abbiamo convenuto la necessità di fare accordi aziendali per la sua regolamentazione.
I lavoratori assunti da queste aziende sono chiamati a rendersi disponibili, oltre l’orario normale contrattuale, ad intervenire nel più breve tempo possibile. Questo significa che i Lavoratori interessati, anche di notte, devono essere a disposizione dell’azienda per fare il lavoro necessario al ripristino della eventuale rottura della rete idrica. Questa disponibilità, a nostro avviso deve essere riconosciuta sia dal punto di vista economico, sia da punto di vista della tutela della salute e sicurezza.
In questo caso l’azienda Cavoto Costruzioni con sede a Benevento, ma aggiudicataria nella provincia di Grosseto, di un appalto importante di Acquedotto del Fiora, ha compreso e convenuto con noi la necessità di formalizzare e regolamentare questo istituto prevedendo da un lato il riconoscimento economico di 145 euro a settimana come compenso ai lavoratori per la loro disponibilità, e da un lato regolamentare i riposi compensativi di almeno 11 ore fra un turno e l’altro come da Testo unico sulla salute e sicurezza numero 81/08.
Apprezziamo la volontà dell’azienda Cavoto Costruzioni ma a nostro avviso dovrebbe essere disciplinata e regolamentata nel contratto integrativo provinciale(in fase di rinnovo), evitando così la deregolamentazione, che come dicevamo, potrebbe portare a dei rischi sulla salute e sicurezza dei lavoratori, in un settore rischioso come il nostro che non ci possiamo permettere.
Chiediamo inoltre ad Acquedotto del Fiora ma anche ad Enel, poiché la reperibilità è richiesta anche negli appalti di ripristo della rete elettrica, di inserire nei capitolati di appalto, l’obbligo di regolamentare la reperibilità dei lavoratori tramite accordi aziendali firmati con le organizzazioni maggiormente rappresentative.
La nostra attenzione ed il nostro impegno nel migliorare le condizioni economiche e della salute e sicurezza dei lavoratori è costante ma abbiamo bisogno che le stazioni appaltanti si rendano conto che quello che chiedano alle imprese, si ripercuote sui lavoratori e dobbiamo tutelare tutti insieme le condizioni di lavoro. Questa esigenza non può essere lasciata solamente nelle mani del sindacato – conclude Bracciali – ma tutti assieme dobbiamo migliorare le condizioni e la vita dei lavoratori, per la gestione dei servizi essenziali come acqua e luce”.