GROSSETO – «Tutti i compagni di classe hanno avuto il risultato del tampone il 2 di ottobre e sono già tornati a scuola, mentre di quello di mio figlio non c’è traccia». Una mamma di Istia d’Ombrone parla di «situazione surreale».
«Ho chiamato tutti gli uffici, ma non solo nessuno sa nulla del risultato del tampone, ma alla Asl non risulta neppure che sia mai stata fatta la richiesta per un secondo tampone. E mio figlio non può tornare a scuola».
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Alla scuola di Istia c’è stato infatti un bambino positivo al Covid. Per questo motivo sono stati disposti tamponi per tutti i compagni di classe. Il primo tampone è stato fatto il 26 settembre. Il 2 ottobre il secondo tampone, quello di conferma.
«Sono venuti la mattina. In serata le altre famiglie avevano già i risultati. Tutti tranne noi. I compagni di classe sabato sono rientrati a scuola. Ho aspettato pensando che sarebbe arrivato, e invece nulla. Il sabato mattina mi hanno chiamato dalla Asl per chiedermi dove fosse casa nostra per venire a fare il tampone. Ho detto che l’avevano già fatto il giorno prima; era già successo ad un’altra mamma, che aveva già il risultato. Ho iniziato a chiamare la Asl. Al centro prelievi mi hanno detto che non solo non avevano il risultato, ma che a loro non risultava neppure la richiesta per mio figlio. La Usca invece mi dice che la richiesta la vedono, ma che è tutt’ora aperta, come non fosse stato fatto il prelievo e processato il tampone».
«Insomma – prosegue la mamma – hanno perso il tampone di mio figlio. E nessuno sa dirmi cosa dobbiamo fare. Mio figlio, dieci anni, non può rientrare a scuola sinché non avremo il risultato. Non solo: potenzialmente potrebbe anche essere positivo. Intanto però lui non può rientrare a scuola, ma la quarantena per noi è finita».
«Ho telefonato a tutti i numeri, a tutti gli uffici e nessuno mi sa dare una risposta: una situazione surreale. Non so più chi chiamare e cosa fare».