FOLLONICA – Sulla fuoriuscita di fanghi dal depuratore di Campo Cangino, a Follonica, interviene l’Acquedotto del Fiora «Il fenomeno – affermano – è dovuto all’abbondante precipitazione piovosa verificatasi nella notte tra il 2 ed il 3 settembre, che ha avuto intensità pari a circa 14 millimetri nell’arco di 7 ore (dato rilevato dalla stazione del Consorzio Lamma) e che ha pertanto provocato un sovraccarico idraulico sulle linee di trattamento dell’impianto, determinando una fuoriuscita di solidi nell’effluente. Tale evento si è verificato contestualmente al guasto al motoriduttore del sedimentatore secondario della Linea 2, già regolarmente comunicato da Acquedotto del Fiora a tutti gli enti competenti a mezzo fax in data 31 agosto. Inoltre, come precedentemente fatto presente agli stessi enti con altre comunicazioni ufficiali, sono tutt’ora in corso i lavori di ripristino della completa funzionalità del sedimentatore primario a servizio del depuratore.»
«Il fenomeno rilevato da ARPAT in data 3 settembre – proseguono – è stato infatti causato dalla concomitanza dell’evento piovoso e della non piena funzionalità del comparto sedimentazione dell’impianto. A seguito dell’evento, i tecnici hanno provveduto immediatamente a pulire il Canale Solmine per mezzo della ditta di autospurgo. Come noto, l’abitato di Follonica è servito da fognature di tipo misto che, nel corso degli anni, hanno presentato notevoli problematiche di funzionamento, in relazione alla commistione delle acque chiare con quelle scure, causando questo tipo di disservizio. Si tratta dunque di una rete fognaria inadeguata al tipo di servizio ed ereditata dall’azienda dalle precedenti amministrazioni.»
«Relativamente ai sovraccarichi idraulici all’impianto – si legge ancora nella nota -, Acquedotto del Fiora aveva e sta ancora provvedendo a ottimizzare il funzionamento delle stazioni di sollevamento di tutto il sistema, proprio al fine di ridurre tali sovraccarichi in vista della stagione piovosa. In particolare, i sollevamenti di via Palermo e di via del Cassarello sono stati impostati in modo da inviare al trattamento la sola quota eccedente. Per la fognatura proveniente dal sollevamento di via dell’Agricoltura è invece allo studio una soluzione tesa a verificare la possibile ubicazione di misuratori di portata, in modo da raccogliere i dati necessari a progettare correttamente un futuro intervento finalizzato ad un’ottimizzazione del funzionamento del sollevamento in parola, analogamente a quanto già realizzato o in corso di realizzazione presso gli altri due sollevamenti. Una azione analoga – concludono – è prevista per la fognatura a gravità denominata “Ascoli”.