GROSSETO – «Italia Viva ha una convinzione e una preoccupazione: le scuole devono riaprire il 14 settembre, non è rinviabile, ma devono riaprire in sicurezza. La nostra è un’esortazione a tutti i sindaci ed in particolare a quello di Grosseto dove c’è la più alta concentrazione di istituti scolastici. Cosa è stato fatto per evitare o almeno limitare gli assembramenti dentro e fuori le scuole? Cosa è stato fatto per eliminare o almeno limitare il disagio dovuto allo svolgimento delle elezioni?». Inizia così la nota di Valerio Pizzuti, candidato al consiglio regionale per Italia Viva, che risponde alle parole del sindaco di Grosseto.
«Vivarelli non risponde a tutto questo o, almeno, risponde altro. Allora ripeto la domanda: cosa ha fatto signor sindaco con i denari dei contribuenti di Grosseto, non con i contributi europei? Sono stati previsti seggi alternativi alle aule scolastiche?»
«Il comune ha investito di soldi propri 200 mila euro, pari a solo € 2.50 ad abitante e quasi tutti interamente reperiti grazie alla mancata fruizione del servizio mensa. Uno sforzo risibile, insufficiente, per tutelare al meglio i nostri figli, gli insegnanti e il personale».
«Fanno più di lei in termini di proposta i privati che per i trasporti scolastici, come ha indicato Confartigianato e proposto il consigliere De Martis stimolando la pronta risposta della Regione, coprono il 20% dei posti mancanti sui bus del TPL con la disponibilità dei privati, consentendo così il duplice obiettivo di un trasporto in sicurezza e un sostegno al comparto devastato dall’emergenza Covid».
«Nel contempo le chiediamo come e se ha utilizzato i 700 mila euro concessi alla provincia dal Governo? Le scuole provinciali dissestate sono molte, servono lavori, ma lei ha speso quei soldi e i lavori avviati saranno terminati in tempo? Ricordiamo a tutti che la Provincia guidata da Vivarelli ha approvato il bilancio solo nel mese di Agosto e senza bilancio un’amministrazione non può operare. Se quelle risorse non saranno utilizzate la responsabilità è solo sua».
«Questi sono i fatti e noi rendiamo edotti i cittadini di quanto questa amministrazione tenga al mondo della scuola e lo facciamo in modo serio e non con uscite scomposte come quelle del primo cittadino che nella sua pagina fb ovviamente, come sua prassi, va oltre la replica politica».