GROSSETO – Prima assemblea Martedì sera presso la sede del Cesvot del Comitato spontaneo “Un Pino per Marina”, costituitosi dopo l’appello lanciato da Rita Del Monte e da Fulvia Perillo su Facebook. Al centro del confronto anche il tema di quale ruolo possano svolgere i cittadini e i gruppi di opinione su tematiche così complesse. L’Assessore Provinciale all’Agricoltura e Foreste Enzo Rossi e l’ingegnere Arturo Bernardini in rappresentanza del sindaco di Grosseto hanno fornito un quadro di informazioni relativamente agli incendi, all’entità del danno ambientale e agli interventi immediati e di medio-lungo periodo su cui gli enti sono impegnati.
La gran parte della fascia pinetata (nel comune di Grosseto oltre 1.800 ettari) risulta essere di proprietà privata, per questo si è parlato del rapporto tra istituzioni e proprietari privati, relativamente all’urgente opera di messa in sicurezza e di ripristino delle aree, alla manutenzione delle stesse e ai futuri interventi di riqualificazione e di utilizzo produttivo, turistico e culturale.
Il grande invecchiamento della nostra pineta e la sua difficoltà a rigenerarsi, secondo quanto affermato da Rossi, anche in conseguenza negli ultimi anni degli attacchi di molti parassiti tra i quali soprattutto la cimice americana che attaccando le pigne nel primo anno di sviluppo ha completamente azzerato la produzione di pinoli mettendo in crisi un settore economico che negli anni passati occupava circa 200 produttori. È anche in conseguenza di questo dato economico che si è attenuato fino a scomparire il lavoro di ripulitura del sottobosco. I partecipanti all’assemblea hanno chiesto che alla necessaria salvaguardia, si affianchi una maggior fruibilità delle aree pinetate tale da costituire un presidio umano permanente.
«Alla luce delle informazioni fornite – si legge nella nota – l’Assemblea ha preso atto della volontà degli enti pubblici di procedere in tempi rapidi alla messa in sicurezza e al ripristino delle aree dove è avvenuto l’incendio per poi procedere al vero e proprio progetto di recupero di tutta la zona pinetata. Per poter strutturare e dare continuità a questo lavoro si è ipotizzato di costituire formalmente un comitato o una associazione che programmi e coordini una serie di interventi. Tra le varie proposte è stata unanimemente condivisa quella di dar vita ad un intervento simbolico di pulizia e manutenzione di un’area immediatamente adiacente alle zone coinvolte da sostenere con il coinvolgimento dei privati e delle istituzioni – concludono -, anche attivando una specifica raccolti fondi finalizzata.»