di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Hanno dato fiducia all’azienda in 77, mentre per 75 dipendenti c’è la volontà di proseguire con la linea dura. L’assemblea di questa mattina ha sancito una spaccatura forte tra le maestranze della Mabro, una divisione quasi perfetta tra opposte vedute. Per l’azienda manifatturiera, leader nel settore dell’abbigliamento, oggi è comunque un giorno più sereno, malgrado la pioggia, rispetto alla riapertura di ieri che ha portato allo sciopero dei lavoratori in attesa di risposte concrete sul futuro. Le risposte sono arrivate, assieme alla mediazione formulata da parte della proprietà con le rappresentanze sindacali, proposta che di fatto ha creato la spaccatura tra i dipendenti. «Siamo contenti, innanzi tutto, che la maggioranza dei lavoratori, abbia dato fiducia all’azienda – spiega la manager del personale Benedetta Bertellini (nella foto) -. Abbiamo proposto di versare ai dipendenti un acconto di 200 euro già da oggi, per poi saldare la rimanente parte dello stipendio del mese di luglio, e quello di agosto, entro la fine di settembre. Tutto questo a patto che la produzione riprenda e avvengano le consegne richieste entro la data di scadenza».
In ballo ci sono oltre 1500 capi di abbigliamento da consegnare a una griffe parigina, ossigeno puro per l’azienda e per rimettere in piedi anche il meccanismo creditizio. «Grazie a queste entrate ci sarà consentito di emettere fattura e ottenere fiducia dalle banche – spiega Benedetta Bertelllini -. Il proseguimento dell’attività e la consegna delle commesse è una garanzia per tutti». L’azienda, di fatto, punta a riprendere il prima possibile l’attività, onde evitare la così detta corsa contro il tempo per rispettare le consegne, in una fase in cui dovrà essere riorganizzata anche la linea produttiva. Da un lato ci sono i lavoratori che hanno votato la fiducia, dall’altra i dipendenti che vogliono maggiori garanzie. Questi ultimi hanno scelto di proseguire con lo sciopero del 50% delle ore, mentre saranno operativi nella restante parte della giornata lavorativa. Oggi, in ogni caso, è un giorno più sereno per la Mabro, anche se il fronte dei lavoratori resta spaccato, domani si vedrà.