CASTEL DEL PIANO – “La mia candidatura, indicata dalla conferenza delle donne democratiche, mi sta portando a toccare molti luoghi del territorio provinciale. Dopo una prima tappa a Santa Fiora in agosto, un secondo e più approfondito passaggio in altre realtà era necessario.
Arrivata a Castel del Piano ieri, rammaricata per l’assenza del palio che come tante manifestazioni si è dovuto adattare all’emergenza, ho fatto tappa al castagneto di Roberto Ulivieri dove assieme a lui ho incontrato il presidente dell’Associazione per la valorizzazione della castagna del Monte Amiata, Lorenzo Fazi“.
A raccontarlo, in una nota, Giampaola Pachetti, candidata Pd al Consiglio Regionale per il collegio di Grosseto, dopo il suo tour elettorale sul Monte Amiata.
“Ho continuato poi la mia visita a Castel del Piano – prosegue – incontrando una rappresentanza di insegnanti, rappresentanti degli studenti, e in altra sede i rappresentanti di Amiata Outdoor e Neania.
Infine ho concluso il secondo tour amiatino con simpatizzanti e interessati in un incontro pomeridiano ad Arcidosso.
Nel castagneto ho potuto vedere l’incidenza ancora forte del cinipide, e la preoccupazione per il pericolo rappresentato anche da funghi come il Gnomonopsis.
C’è ancora del lavoro da fare per arginare le problematiche, ma ci sono molti attori interessati a superare i problemi sulla castagna, e il territorio amiatino ci insegna che insieme possiamo riuscire a fare fronte alle difficoltà peggiori.
Nonostante le criticità, ho potuto apprezzare il valore di produzioni come quella della Cipolla della Selva e della Patata della Macchia, e la Regione non potrà sicuramente che oliare il mercato sempre più di qualità che si sta instaurando.
Mi è apparso chiaro tornando a Castel del Piano quanto l’ambiente scolastico sia ancora disorientato, vista anche la carenza di direttive, per questo prossimo rientro degli alunni nelle classi. In attesa di linee guida più precise, molto sarà demandato alle responsabilità del singolo, che sono senza dubbio importanti da formare su tutto il territorio.
Un territorio che, come quello amiatino, vede la proliferazione di molte associazioni: Amiata Outdoor e Neania ad esempio hanno fatto trasparire un attaccamento alla montagna e ai propri valori quasi commovente, ed è stato piacevole discorrere con i loro rappresentanti e notare quanto la Regione può aiutare queste associazioni che promuovono sport, stile di vita sano, ma allo stesso momento tutelano il territorio e lo rendono un tessuto prolifico di azioni positive.
Azioni che ho potuto notare anche su Arcidosso, dove il Comune, assieme a varie realtà, si è occupato della ripartenza con notevole sforzo e impegno.
Tutti questi incontri sono molto differenti tra loro, ma hanno in comune la profonda e manifesta necessità del territorio amiatino di sentirsi ascoltato e rappresentato, di sentirsi parte di una Regione che non può esimersi dal tenerlo in considerazione per lo sviluppo di tanti altri settori e filiere che ne dipendono.
Un territorio che ha bisogno del sostegno regionale per la crescita di aziende innovative, startup che possono fare la differenza.
L’esempio della cooperativa formata da donne da me visitata a Montelaterone (Arcidosso), ci insegna che, unendo persone e idee, qualcosa può essere fatto anche dove prima non si riusciva neanche a pensare.
Bene ha fatto la Regione a finanziare progetti simili, perché possono fare da esempio per tante altre simili e nuove realtà.
Il mio impegno qualora venissi eletta – conclude la candidata – cercherà anche di creare un filo diretto con il territorio, la mia attenzione sull’Amiata può solo che crescere”.