GROSSETO – “Quando si parla della Maremma definendola la Cenerentola della Toscana non è né retorica né vittimismo. E’ un fatto supportato da dati che per il nostro territorio sono drammatici: sugli oltre 5 milioni e mezzo che la Regione ha stanziato a luglio alla viabilità toscana, solo poco più di 200 mila euro sono destinati alla Maremma”.
A parlare Guenalina Amati, candidata al consiglio regionale per Fratelli D’Italia.
“Eppure – prosegue – da decenni i nostri territori attendono investimenti seri che possano creare una forte interconessione tra la Maremma ed il resto della Regione.
E non mi riferisco ai lavori di adeguamento dell’Aurelia, e il cantiere infinito della Grosseto-Fano, oramai diventate una vergogna nazionale. Ma mi riferisco a zone periferiche e decentrate come l’Amiata, attraversata da strade strette e tortuose, mal collegate alle grandi vie di comunicazioni.
Un gap infrastrutturale che non solo non permette lo sviluppo economico e turistico, ma spinge anche molti abitanti della montagna ad avvicinarsi ai centri urbani con più servizi, creando una grave emorragia demografica.
Per non parlare del trasporto su rotaia: i viaggiatori che per lavoro o per diletto da Grosseto si spostano verso il resto della regione impiegano ore ed ore. Nella tratta Grosseto – Arezzo il tempo medio di percorrenza con gli autobus è sulle 3 ore e 45 minuti, con il treno arriviamo quasi a 5 ore.
Viste le scelte degli ultimi anni c’è da aspettarsi che questa situazione peggiori ulteriormente, tagliando definitivamente fuori la Maremma dalla rete di collegamento con le altre realtà regionali ed extraregionali. E’ arrivato il momento di mettere fine a questo processo di marginalizzazione.
La Regione Toscana, a partire dal 22 settembre, dovrà rivedere le proprie priorità e stilare un cronoprogramma di interventi così dare il via ai lavori di ammodernamento e elaborare progettualità concrete che consentano l’inserimento della nostra provincia in un contesto reale di interscambio con le altre province e regioni.
Il tutto corredato da una programmazione con date inizio e fine lavori certe. Basta con gli interventi a spot, o con i “contentini” attraverso cui finora, chi ci ha rappresentato negli ultimi cinque anni, ha puntato a salvaguardare la sua rendita di posizione elettorale.
Serve un ribaltamento dell’ottica gestionale, coraggio politico, e una visione ampia di sviluppo. Abbiamo l’opportunità con le elezioni di settembre di cambiare, nel profondo, le politiche regionali in materia di viabilità e non solo.
Con questo voto – conclude la candidata – possiamo mutare volto alla Toscana, rompere le logiche di potere con cui la sinistra si è garantita 50 anni di governo regionale ininterrotto. Il futuro è adesso, il cambiamento è ad un passo. Basta sceglierlo”.